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Riforma costituzionale.
Stop al bicameralismo perfetto, un Senato con meno poteri legislativi e composto da 95 senatori eletti dai Consigli regionali ma con legittimazione popolare, nuovo Federalismo, con l’ abolizione delle materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni e alcune competenze strategiche riportate in capo allo Stato. Sono i pilastri della riforma costituzionale che il Senato approvata ieri in terza lettura, dopo che venerdì scorso si è concluso il voto sugli emendamenti. Dalla Riforma grazie all’approvazione dell’emendamento all’articolo 39 la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali ne esce rafforzata. “C’è il rispetto delle specificità delle Autonomie e di un loro sviluppo, positiva anche la forma di governo e la rapidità nel prendere le decisioni, ma è una riforma centralista per il resto del Paese” commenta ai nostri microfoni il senatore (Pd-Svp) e costituzionalista Francesco Palermo (Ascolta audio qui sotto)
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