Si fa strada la produzione biologica seppure di nicchia, nel bilancio agricolo 2015. Per la prima volta, infatti, anche le Giudicarie Esteriori aderiscono al nuovo modello agricolo incentivando la produzione “bio” di patate e mele. “Un'annata promettente e positiva sotto molti aspetti”, così sintetizza il bilancio 2015 Luca Armanini, direttore della Copag. di Dasindo che ha soci – circa 110 – in tutte le Giudicarie Esteriori.
Il raccolto quest'anno si aggira sui 45 mila quintali di patate (100 i quintali di biologiche, “produzione cominciata quest'anno, di nicchia, ma promettente…”), rispetto ai 48 mila dell'anno scorso, che però erano il doppio dell'anno prima, quando la produzione a malapena aveva raggiunto i 27 mila quintali. È chiaro che sono lontani anni-luce gli anni del boom pataticolo dei mitici anni Sessanta del secolo scorso, quando la produzione locale si aggirava sui 150 mila quintali. “Ma è da aggiungere che da quando è nata la Copag, nel 1977, non si è mai vista una produzione così abbondante”, precisa Armanini
Analoga la situazione nelle mele (la qualità Golden, di gran lunga più rappresentativa), che sostanzialmente impattano col 2014 sui 25 mila quintali. “Una resa leggermente inferiore allo scorso anno, ma la qualità è buona”. Di qualità anche la mela biologica, circa 500 quintali tra Golden, Gala e Fuji. “Una nicchia di mercato ogni anno più stimolante. Nel caso delle mele è aumentato non tanto l'etteraggio, ma la pezzatura”.
Non sono scomparse poi le colture “minori”, come la ciliegia primaverile, sparsa in tutta la valle, il sedano e la rapa trainata dalla “ciuìga”, tipica di San Lorenzo in Banale, in attesa della festa della patata la settimana prossima nei volti di Campo Lomaso, dal 23 al 25 ottobre.
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