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Come raccontare i fatti religiosi? Quali strumenti e competenze specifiche sono necessarie per poter adeguatamente informare sulla Chiesa, sul cristianesimo e sulle altre religioni?
Un centinaio di giornalisti sono tornati oggi “sui banchi di scuola” per imparare da alcuni esperti del settore cosa vuol dire fare una corretta informazione religiosa per una professione che nell’era della multimedialità deve fare i conti con rapidissimi cambiamenti.
L’occasione è il seminario promosso dall’Ucsi, l’Unione cattolica della stampa italiana all’Oratorio del Duomo di via Madruzzo a Trento sul tema: Deontologia e prassi dell’informazione religiosa. Il linguaggio ecclesiale e liturgico. Reportage dal Vaticano”:
Tra i relatori Mons. Luigi Viviani docente straordinario di Liturgia presso lo Stat, Luigi Sandri giornalista vaticanista e Paola Springhett. La docente di giornalismo alla Facoltà di scienze della Comunicazione sociale all’Università pontificia salesiana di Roma è intervenuta styamane ai nistri microfoni. Ascoltiamo un passaggio dell’inervista sui limiti e la responsabilità di chi fa informazione religiosa.
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