Dai finestroni dello storico palazzo di via Verdi, opera del grande architetto Paor, lunedì sera uscivano gli inconsueti virtuosismi jazz dei musicisti bianchi e neri di New Orleans e Chicago. Forse per la prima la Società Filarmonica ha previsto in questi lunedì d'ottobre tre serate dedicate appunto alla storia del jazz raccontata dall'esperto Dario Ghidoni. Un invito all'ascolto (concluso anche da una degustazione di prodotti tipici trentini) e ad un viaggio a ritroso nel tempo lungo decenni di musica americana che conferma la vivacità dell'attuale gestione della “Filarmonica” che intercetta richieste inedite attraverso incursioni in ambiti musicali finora esplorati.
Spiegano il presidente Lorenzo Arnoldi, la vicepresidente Cristina Geier e il direttore artistico Antonio Carlini: “Anche i nostri soci di 220 anni fa, attenti ai gusti del loro tempo, approverebbero la scelta di queste contaminazioni musicali”.
L'apertura ai giovani è confermata non solo dalle borse di studio in musicologia affidate ai giovani Carmela Bongiovanni e Salvo Fresta ma soprattutto dal mecenatismo moderno che consente di far suonare tutto l'anno insieme i giovani talenti riuniti nel complesso residente guidato da Nicola Segatta e denominatosi “La Piccola Orchestra Lumiere”.
Guiderà anche il programma di concerti didattici “Fa-re” rivolti agli studenti delle scuole medie, con la possibilità di incontrare anche gli artisti già inseriti nelle stagioni della Filarmonica.
Saranno loro a esibirsi riproponendo nei giorni di Natale – il 4 dicembre – una rilettura in musica del racconto di Natale di Charles Dickens.
In novembre, venerdì 6, il complesso residente proporrà una colonna sonora per Buster Keaton, uno spettacolo che su richiesta d
Grandi nomi, recuperati dal talent scout Antonio Carlini in giro per il mondo anche nella tradizionale stagione che i fedelissimi della Filarmonica hanno già consultato il programma sul sito www.filarmonica-trento.it. Alla missione divulgativa e formativa della Società trentina mira anche la rassegna “Invito all'ascolto” che in cinque mattinate autunnali di martedì presenta nella sala di via Verdi alcuni musicisti presentano agli allievi dell'Università della Terza Età alcuni autori di grande richiamo: “E' anche un modo – sottolinea Arnoldi – per animare con una proposta culturale le mattinate dei trentini, uno spazio talvolta dimenticato dalle proposte musicali”.
Dai pensionati agli studenti universitari (a cui è dedicata la novità del jazz), la “Filarmonica” va a sollecitare l'interesse musicale di pubblici ben diversi, a conferma che la buona musica può rendere sempre nuovi anche contenitori di lunga tradizione.
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