Alla cerimonia in memoria del giovane irredentista Sobotka anche una delegazione dalla Repubblica Ceca
Con una cerimonia pubblica, nel giorno di San Venceslao patrono della Repubblica ceca (28 settembre), è stata finalmente riportata alla memoria collettiva e al ricordo dei suoi compatrioti la figura di Josef Sobotka, giovane irredentista della legione cecoslovacca in Italia, giustiziato nella campagna di Creto di Pieve di Bono il 26 luglio 1918. L'occasione è stata data dal ricollocamento nel nuovo parco allestito in località Fontana Passil, lungo la statale del Caffaro, del monumento eretto nel 1919 per iniziativa dei legionari trentini e veneti e del Comando dell'esercito italiano, in memoria del sacrificio del ventiduenne ceco.
La storia di questo monumento è stata piuttosto travagliata, specie negli ultimi cinquant'anni. In origine la stele era stata posizionata a pochi passi dal luogo dell'esecuzione, nell'area dove oggi si trova la scuola materna della Pieve. Lì rimase sino ai primi anni '50, quando fu rimosso e collocato vicino alla chiesa parrocchiale di S. Giustina a Creto. Fu poi smontato e portato prima nell'area industriale dismessa ex Vela e poi nel cantiere comunale.
In anni recenti, su sollecitazione di alcuni studiosi e cultori di storia locale, l'amministrazione comunale si adoperò per individuare un luogo adatto a collocare quel significativo simbolo e cercò anche di allacciare contatti con la terra d'origine del soldato Sobotka. Così, quando nel 2007 il Coro Azzurro di Strada si recò nella Repubblica ceca per dei concerti e visitò il paese natale di Sobotka, Cachotin, e il cimitero di Olsany a Praga, dove i poveri resti del soldato boemo erano stati traslati nel 1919, furono avviati contatti con il Ministero della Difesa e con le Associazioni dei Veterani cecoslovacchi e dei Legionari di Praga. Nel frattempo, grazie alle nuove ricerche di Francesco Bologni, l'amministrazione comunale ha fatto proprio e realizzato il progetto per il nuovo parco, elaborato dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento.
La cerimonia per l'inaugurazione della nuova area del monumento a Josef Sobotka ha richiamato molta gente, nonostante il giorno feriale. Da Arco, dove nei giorni precedenti erano stati ricordati altri quattro legionari cechi, a Creto è arrivata una folta rappresentanza istituzionale e associativa della Repubblica Ceca. Erano presenti tra gli altri una delegazione del Ministero della Difesa con i colonnelli Milan Bachan e Jiri Vlasak, dell'Ambasciata ceca a Roma con Josef Spanik, delle Associazioni dei legionari cecoslovacchi con Milan Mojzis, Petr Julis – autore di un libro fotografico su Sobotka – a rappresentare l'amministrazione di Cachotin, i sindaci di Pieve di Bono Attilio Maestri, di Valdaone Ketty Pellizzari e di Roncone Erminio Rizzonelli, il Presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini.
Al termine, un piccolo gruppo di donne ceche ha intonato con grazia e intensità l'inno nazionale del proprio paese: nel nome e nel ricordo di un ragazzo di 22 anni che quasi cento anni fa diede la sua vita perché la sua patria fosse libera.
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