Dislessia, se l’aiuto arriva dall’informatica

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Nella settimana europea della dislessia anche in Trentino da oggi fino all’11 ottobre sono in programma una serie di iniziative organizzate dall’Università di Trento in collaborazione con l’Azienda sanitaria e il Dipartimento provinciale della Conoscenza.

Un ricco calendario di laboratori nelle scuole provinciali con alunni, insegnanti e famiglie, incontri con esperti e una due giorni di dimostrazioni tecnologiche nel fine settimana al Museo delle Scienze.

La settimana  intende aumentare l’informazione e la consapevolezza sulla dislessia, un disturbo ereditario e specifico dell’apprendimento che rende più complessa la lettura,  il calcolo e la scrittura nel 3 per cento della primaria e secondaria, con percentuali superiori in altri Paesi europei, fino al 10 per cento in Gran Bretagna.   Sono  alunni intelligenti che hanno però   trovano difficoltà nell’automatizzare il processo di interpretazione dei segni grafici con un effetto sulla comprensione del testo.   

Un aiuto per chi è affetto da dislessia arriva dall’informatica.   

Lo dimostra un progetto frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca interAction (del DISI Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento), coordinato da Antonella De Angeli, e il laboratorio ODFLAB (del DiSCo Dipartimento di Scienze Cognitive), diretto da Paola Venuti.  

I due gruppi di ricerca sabato 10 e domenica 11 ottobre saranno al MUSE  per far provare a genitori, insegnanti e a tutte le persone interessate un videogioco, occhiali e varie demo di nuova concezione.  Ai nostri microfoni Antonella De Angeli spiega quale supporto offrono gli  strumenti tecnologici  nell’apprendimento

 

 

 

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