“Un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene non ha futuro!”, l'aveva detto in piazza San Pietro poco più di un anno fa Papa Francesco incontrando il 28 settembre 2014 gli anziani da lui convocati a Roma. E l'ha ripetuto pochi giorni fa alle famiglie radunate a Philadelphia: «I nonni sono la memoria della famiglia, ci hanno dato la fede, ce l'hanno trasmessa. Curare i nonni e i bambini è la dimostrazione d'amore, non so se più grande, ma più promettente per la famiglia perché promette il futuro».
È forte e ricorrente l'appello del Papa al rispetto e alla tutela degli anziani – quante espressioni sul “nonno” Ratzinger o l'affettuoso ricordo della sua nonna Rosa – un tema che sente vicino per età e potenzialità. Perché ai nonni, che “hanno ricevuto la benedizione di vedere i figli dei figli”, Bergoglio affida un “compito grande”, quello di «trasmettere l’esperienza della vita e condividere con semplicità la loro saggezza, e la stessa fede: l’eredità più preziosa!».
È quanto intende ricordarci il giornalista del Tg1 RAI Aldo Maria Valli nel suo ultimo libro dedicato alla continuità fra le generazioni secondo Papa Francesco in occasione della giornata (2 ottobre) che l’ONU ha dedicato agli anziani.
Lascia una recensione