A Mitterndorf cento anni dopo

Nel fine settimana in Austria l'omaggio trentino a migliaia di profughi: una due-giorni nel segno della pace

Sarà uno degli eventi principali del centenario della Prima Guerra Mondiale. In Austria nel prossimo fine settimana una fitta delegazione trentina, formata da sindaci, amministratori pubblici e comunità territoriali vivrà una due giorni di visite e celebrazioni presso i campi profughi di Braunau am Inn e Mitterndorf an der Fischa, dove a partire dal maggio 1915 furono accolti migliaia di disperati. Altri furono invece internati a Katzenau o confinati in altre località.

Per ricordare quanti non tornarono e sono ancora sepolti nei cimiteri austriaci la due giorni avrà il tono di un mesto pellegrinaggio: “

Il programma della due giorni, “benedetta” dal vescovo di Linz Maximilian Aichern, prevede sabato 3 ottobre l'arrivo a Linz, l'accoglienza da parte del vicepresidente della Croce Nera Austriaaca Walter Murauer e un doppio ricordo: prima agli italiani che morirono durante la Grande Guerra nel campo di prigionia di Wegscheid (oggi Comune di Traun), periferia di Linz; poi nel cimitero civile di  Linz per onorare gli internati  trentini lì sepolti  che morirono  nel campo di internamento di Katzenau/Linz. E' lo stesso cimitero in cui giaciono anche numerosi Trentini, deceduti  negli ospedali di Linz che indossarono  l’unifome  austroungarica.

Domenica 4 ottobre spostamento presso il campo di Mitterndorf che ospitò 12 mila profughi trentini: 1.913 sono rimasti ancora lì sepolti. Presso il monumento sarà celebrata la Messa al mattino, presieduta dal parroco don Johannes Wilfing; saranno deposte le corone d’alloro, suonerà la fanfara della sezione ANA di Trento e verranno pronunciati i discorsi delle autorità austriache e italiane, fra le quali il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, il commissario del governo Francesco Squarcina e un rappresentante della diocesi. Si tratta di un ricordo che non vuole escludere nessuno: “Come nelle ultime commemorazioni – spiega Mario Eichta, ancora una volta “regista” di questa convocazione senza frontiere – vogliamo che il ricordo non lasci spazio a polemiche o rivendicazioni, ma sia ispirato ai valori della pace e della convivenza”.

Al termine, partenza per la vicina abbazia di Heiligenkreuz con la visita alla più grande abbazia cistercense d’Europa. Verrà ricordato con un targa anche l’Arcivescovo di Trento Mons. Celestino Endrici che le autorità austroungariche confinarono in questa abbazia fino alla fine della Grande Guerra e a lui verrà dedicata ufficialmente per l’occasione una targa ricordo. .

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