Si è appena conclusa un'importante esposizione di Mastro 7 al Ţarii Crişurilor, in Romania
Come pure gli altri (pochi) veri artisti locali viventi unanimemente riconosciuti, Settimo Tamanini non si confina nel suo Trentino, pur tanto amato, ma sempre si proietta in avanti e in largo alla ricerca di nuove mete, e in parallelo è anche da lontano che lo riconoscono per quello che è e che vale, e lo vengono a cercare. I riscontri e i riconoscimenti si sommano gli uni agli altri.
La settimana scorsa si è chiusa la sua ultima esposizione: al museo “Ţarii Crişurilor” di Oradea, uno dei più importanti della Romania, il direttore prof. Aurel Chiriac ha dedicato all’artista di Mattarello l’evento culturale della stagione estiva, ha scelto Mastro 7 per la mostra-evento dell’anno. Ad Oradea per tre mesi sono state esposte le grandi piante "Custodi dell’Anima”, possenti sculture in rame nativo “soffiato” a fuoco e fiammato, cariche di profonde simbologie religiose. Tamanini le chiama Grandi Madri: il melograno “Albero della Prosperità”, il fico “Albero dell’Accoglienza”, il castagno “Albero della Generosità”, l’olivo “Albero della Meditazione”, la vite “Albero della Gioia”, il mandorlo “Albero del Risveglio”, il melo ”Albero della Conoscenza”: un “Giardino dell’Eden” contemporaneo, dove il soffio, la “ruach”, lo “Spirito Santo”, in greco "πνεῦμα ἅγιον", si fa fuoco e la materia prende forme a lei sconosciute, sprigionando indescrivibili iridescenze.
Accanto a queste affascinanti sculture in rame a grandezza naturale sono state esposte anche le Icone: altro esempio dello stupore e meraviglia delle forze generatrici, che permettono di accrescere un percorso cognitivo di ascesi dell’Anima a Dio.
All’inaugurazione, accanto all’artista, con il Console Onorario di Romania per il Trentino Alto Adige Maurizio Passerotti erano presenti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, membri del Governo Provinciale e dell’Assemblea, la Camera di Commercio, l'Associazione "Trentini nel Mondo", il Console Generale di Romania a Milano, S.E. George Bologan e pure il presidente del Governo locale, il vescovo romano cattolico e il sindaco di Oradea, il rettore dell’Università. Già da subito la mostra ha registrato costantemente un grande successo di pubblico con migliaia i visitatori.
Per Mastro 7 gli alberi non sono solo un piacevole ricordo di infanzia. Gli alberi siamo noi. Gli alberi ci rappresentano con la loro parte tellurica e nascosta, le radici che affondano nella terra, il tronco, la nostra parte visibile e le chiome. I rami e le foglie si protendono nel cielo, verso la luce, sono rivolte al futuro. Sono la nostra speranza e la nostra capacità di guardare oltre. Si tratta di opere in tutto ispirate all’arte sacra, di più: profondamente caricate di sacralità, e come l’arte e come lo spirito religioso dialogano, con l’osservatore, certo, ma anche con ciò che sta intorno.
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