Omofobia, don Dell’Eva:”Sì al diritto di uguaglianza, ma la famiglia rimane intangibile”

>

Dopo sette mesi in aula del Consiglio provinciale di Trento da oggi e fino a giovedì si torna a discutere del disegno di legge contro l’omofobia nato da un’iniziativa popolare, sostenuta da Arcigay e da 7mila firme,  e  da un secondo testo di Civico del Pd , che propone l’introduzione di norme contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e di genere.

Sull’approvazione incombe l’ostruzionismo da parte delle minoranze, che hanno presentato oltre 1400 emendamenti. 

Ora siamo al terzo tentativo della maggioranza di arrivare al voto finale del provvedimento. La conferenza dei capigruppo ha deciso di dedicare al dibattito  tutte e tre le giornate ma questa volta senza prevedere il prolungamento del normale orario dell’assemblea legislativa. I lavori si concluderanno quindi sempre alle 18.30.

La discussione riparte questo pomeriggio da dove ci si era fermati lo scorso febbraio: dall’emendamento 55 all’articolo 1.      

Sul tema dell’omofobia abbiamo raccolto il giudizio di don Albino Dell’Eva, direttore dell’Ufficio Famiglia della Diocesi di Trento:

 

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina