Anche il sindaco di Roncone, Erminio Rizzonelli, è finito nel mirino delle opposizioni e di un gruppo di censiti. “Polemiche in gran parte strumentali – osserva pacatamente – alimentate anche dalla scarsa conoscenza della vicenda”. Ribadito che l’amministrazione comunale non è stata direttamente coinvolta “se non per le informazioni che mi sono pervenute dal parroco don Riz”, Rizzonelli afferma di attendere “con atteggiamento responsabile e positivo l'arrivo dei richiedenti asilo”, ai quali l’amministrazione fornirà supporto “se richiesto”. Ma il sindaco non sottovaluta “il clima creato ad arte per determinare immotivato allarmismo nella popolazione, anche attraverso una non sempre corretta esposizione mediatica dell'iniziativa di accoglienza”. E si dice amareggiata per la creazione – anche nel corso della manifestazione leghista – di una artificiosa e forzata contrapposizione “tra i 'nostri' poveri e 'gli altri poveri', che rende più difficile una corretta lettura del fenomeno migratori”.
A chi ha voluto portare in prima pagina la protesta, “seppure minoritaria”, Rizzonelli ricorda che “Roncone e la sua gente si distinguono da sempre per le azioni solidali verso i poveri, come dimostra per il lavoro concreto e costante, ad esempio, di tanti uomini e donne all'interno dei programmi dell'Operazione Mato Grosso, o nei Paesi impoveriti dell'America Latina”. Per lui, questa è la vera natura della gente di Roncone.
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