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Ha ucciso perché non sopportava l’idea di essere lasciato dalla compagna. Poi si è reso conto della sua follia e si è tolto la vita. Si chiude con questa, pur inutile, verità contenuta nelle lettere scritte dopo il delitto, l’inchiesta sul duplice omicidio e sul suicidio compiuto mercoledì a Trento da Claudio Rampanelli. L’uomo ha ucciso a coltellate la compagna Laura Simonetti e la figlia di lei Paola Ferrarese, prima di togliersi la vita. Nel mezzo ha messo nero su bianco le sue motivazioni, legate ad un rapporto affettivo tra lui e Paola ormai al capolinea.
Per il sostituto Procuratore Pasquale Profiti l’inchiesta è ormai chiusa, essendo morto anche l’autore dell’efferato delitto. Ancora non è stata stabilita la data dei funerali per i quali la procura ha dato il nulla osta. Ecco l’intervista di Trentino inBlu a Profiti (ascolta audio qui sotto).
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