Particolare rilevanza è data alla politica e all’economia. Spazio anche alla “questione femminile”
Bolzano – Anche questa settimana, come avviene dal mese scorso, è stato reso noto il contenuto di alcuni documenti programmatici del sinodo diocesano di Bolzano-Bressanone. Ci soffermiamo in particolare su quello dedicato all’impegno socio-politico dei cristiani.
Esso contiene diversi temi, trattati in base a queste premesse: “Poiché l’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono intimamente connessi, ne consegue un legame molto stretto tra la nostra relazione con Dio e la nostra responsabilità verso il mondo, tra la liturgia e l’amore per il prossimo. Dato che l’amore per Dio e l’amore per il prossimo sono inscindibili, il doppio comandamento dell’amore, oltre che nelle attività caritative, si realizza anche nell’impegno per la costruzione di una società che non escluda nessuno e che offra possibilità di vita a tutti”. Infatti “l’unità tra amore per Dio e amore per il prossimo si concretizza nell’impegno per i poveri, i deboli e gli svantaggiati, chiunque essi siano”, e “in una prospettiva di etica cristiana tutto l’agire sociale, politico ed economico va commisurato alla sua capacità di operare per il bene delle persone svantaggiate e deboli, di aiutarle a risollevarsi e a prendere in mano autonomamente la propria vita”.
Secondo il documento “una società solidale è il frutto di una più forte capacità di resistenza e di rinnovamento da parte delle persone. Una società più giusta, libera e umana richiede, per realizzarsi, un processo costruttivo di confronto, di discussione, di dialogo. In altre parole: occorre il coraggio di affrontare i conflitti in modo non-violento”.
I capitoli del documento programmatico trattano dunque della salvaguardia del creato – “I cristiani si impegnano al riguardo con determinazione, danno loro stessi il buon esempio, si fanno coinvolgere e assumono posizioni chiare” – e dell’attenzione ai problemi sociali: “La società metta la persona al centro delle sue attenzioni. La particolare attenzione verso chi si trova in difficoltà dà la misura della credibilità dei cristiani”.
Particolare rilevanza è data alla politica – “Le comunità ecclesiali e i singoli cristiani partecipano alla vita politica della comunità civile, a servizio del bene comune e non a difesa di interessi di parte” – e all’economia: “L’amministrazione del patrimonio ecclesiale avviene secondo direttive chiare e trasparenti e nel rispetto dei principi della dottrina sociale della Chiesa”. Inoltre: “Perseguiamo l’obiettivo del bene comune nella convinzione che economia ed etica devono procedere insieme”.
Spazio anche alla “questione femminile” – “Donne e uomini sono valorizzati alla pari nelle decisioni, nei servizi e nei ruoli di responsabilità all’interno della Chiesa” – e alla convivenza tra i gruppi: “Come Chiesa siamo per la buona convivenza e il dialogo fra i gruppi linguistici e le culture in Alto Adige. Perciò promuoviamo progetti e strutture che accomunano e uniscono i gruppi linguistici e le culture. Diamo precedenza a questi rispetto a progetti e strutture separate ovunque ciò sia possibile”.
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