Un totale di due rapine in abitazioni e 39 in esercizi pubblici fra Trentino, Lombardia e Veneto compiute dal 2014 alla primavera del 2015: è il bilancio dell’attività della banda. Ne sono accusate a vario titolo 11 persone oggetto di ordinanza cautelare in carcere per associazione per delinquere da parte della Procura di Trento, a conclusione di un’indagine di polizia e carabinieri. Tra i furti anche quello del bancomat sradicato al centro commerciale di Pergine, in Trentino. In tutto i furti avrebbero fruttato oltre 100.000, secondo una prima stima approssimativa. Per ora sono finiti in carcere Ahmed Sakir, 44 anni, macedone, ritenuto il capo della presunta organizzazione, Dunia Zad Jad, 22 anni, di origine marocchina, entrambi residenti ad Appiano, in Alto Adige, e Eni Halilaj, 25 anni, residente a Gussago (Brescia). Per gli altri otto, tutti albanesi e probabilmente ritornati in patria, sono in corso le procedure per l’esecuzione della misura.
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