All'interno di un'estate ricca di eventi, una mostra curata dallo storico locale Roberto Bazzanella sul tema del confine e i vari significati che ha assunto nel corso del tempo
La montagna ha sempre indicato una linea di confine naturalistico tra territori e popolazioni limitrofe. Quegli stessi confini, che nel corso della storia hanno rappresentato fonte di conflitti e divisioni tra i popoli, possono diventare oggi un'importante occasione di incontro e prossimità.
Superare le barriere significa generare unione e condivisione. Lo sanno bene gli abitanti di Grumes, il comune, l'organizzazione Sviluppo Turistico del luogo e le associazioni locali che hanno collaborato con impegno ed entusiasmo per la realizzazione di un interessante progetto che animerà l'estate di questo vivace borgo dell'alta valle di Cembra da luglio a ottobre.
Si tratta di un percorso che intreccia arte, natura, storia e cultura. Ci saranno giornate dedicate al trekking, conferenze tematiche, momenti di incontro e degustazione presso il nuovo Green Grill (info point e mèta ristoro inaugurato a maggio a Grumes). Spazio anche alla musica, al cinema e tante idee coinvolgenti per gli appassionati della natura e delle sue peculiarità. Per i più piccoli tanti i laboratori creativi. (Per consultare l'intero programma si può visualizzare il sito www.vivigrumes.it).
L'obiettivo è raccontare e rievocare l'identità del territorio attraverso i simboli che lo caratterizzano. Uno fra questi è la montagna, custode di miti, leggende e conflitti. Linea di demarcazione fra popoli diversi per tradizioni, costumi, linguaggi e ideali. Ed è proprio la montagna la protagonista dell'iniziativa che in questa cornice diventa spazio di condivisione.
Cuore del progetto è la mostra “Confini, linee di divisione punti di incontro”, curata dallo storico locale Roberto Bazzanella che sarà inaugurata venerdì 7 agosto alle 20 nella Sala le Are a Grumes. La mostra ripercorre il valore e l'importanza del confine nella storia della valle di Cembra. Una carrellata di reperti storici, mappe e documenti che permetteranno al visitatore di conoscere il territorio, la sua unicità e identità sociale.
“Sono ormai anni che collaboro con Grumes, in modo particolare per la realizzazione di progetti, spettacoli e mostre”, spiega Bazzanella. “Mi affascina la storia, in particolare della Valle di Cembra e questa mostra esprime questa passione”.
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