L’IDEA PIACE AGLI ALBERGATORI
Sergio Chiesa. Ci troviamo spesso a dover proporre delle cose diverse ai nostri clienti. Bere un buon flute di spumante fresco sostituendolo ad altre bevande lo ritengo una cosa interessante. Altra occasione interessante potrebbe essere il tempo libero. Pensate alla gente accaldata oppure anche rinfrescata dopo il bagno. Perché non servire una bella bottiglia di spumante ai bordi della piscina e festeggiare questa occasione di incontro nel tempo libero? Perché non sostituire la Coca Cola dopo una partita di tennis una bella bottiglia di spumante fresco? Evidentemente non si può servire spumante a temperature non adatte e quindi l‘albergatore deve avere gli strumenti di conservazione nel fresco di questo bel prodotto.
NATURALE O NEL COCKTAIL
Fabrizio Pedrolli. C’è la mania di bere cocktail e sappiamo tutti che sono veramente molto nocivi e non assolutamente stimolanti soprattutto se serviti prima del pasto. Presi immediatamente prima del pasto non fanno altro che saturare lo stomaco e non predispongono affatto il fisico al pasto. Ecco che allora si può proporre un cocktail a base di spumante fatto con la frutta o comunque con dei piccolissimi sorsi di superalcolici in quantità estremamente bassa. Così si rende ancora più appetibile lo spumante che forse preso al naturale inizialmente può non convincere. Bisogna saper conquistare il gusto del consumatore.
PREZZO ACCESSIBILE
Giuliano Tecilla. Capisco che un prodotto di qualità non può essere apprezzato nella giusta misura da tutti, però dico che un prodotto può essere anche volgarizzato nel senso di portarlo alle masse non esclusivamente attraverso un campagna di lancio pubblicitario, ma più che altro attraverso un convincimento economico del consumatore, convincimento che deriva esclusivamente da un prezzo di base che si potrebbe abbassare se la quantità anche in Trentino potesse essere estesa insieme alla maggiore superficie vitata coltivata con vitigni da spumante.
SENZA MESSA IN SCENA
Luciano Imbriani. Lo spumante è un vino difficile da servire al pubblico, al bar, al ristorante o nell’albergo. Servire lo spumante in piscina presenta una difficoltà e un costo di servizio notevole, perché ci vogliono il secchiello per mantenerlo fresco: Non sempre lo spumante è pronto alla temperatura giusta oppure ci sono 10 bottiglie di spumante pronto e magari l’ordinativo è di 20 e quindi le altre non sono pronte e ci sono quindi difficoltà tecniche. Semmai si potrebbe suggerire alle industrie collegate di studiare un rinfrescatore pratico anche per far sparire l’ immagine del secchiello con dentro il ghiaccio e del cameriere con il tovagliolo che danno un’ immagine vecchia e fanno invecchiare anche lo spumante. Bisogna conquistare il pubblico della coca Cola.
SI, MA CON MODERAZIONE
Massimiliano Zini. Un litro di vino contiene 700 calorie. Di ciò va tenuto conto nella dieta quotidiana. Lo spumante in estate è una bevanda fresca che può invitare il consumatore ad esagerare perché è tentato a farne uso come dissetante anziché ricorrere all’acqua che non ha azioni secondarie. Però va tenuto conto anche dal fatto che d’estate l’uomo è portato a mangiare meno e quindi ad apportare meno calorie nella propria dieta. Il bilancio può dunque essere compensato dall’assunzione dello spumante o del vino.
SERVITO FRESCO
Giulio Margheri. Lo spumante è un prodotto fresco. E fresco va servito. Non fresco perché lo teniamo nel ghiaccio o lo serviamo ghiacciato, ma perché il prodotto ha le caratteristiche per essere servito come tale. Pertanto anche servire spumante troppo vecchio non ha senso ed è bene che il consumatore sappia che l’annata ha un valore relativo. Inoltre va detto che la freschezza più che dall’annata dipende dalla qualità della materia prima.
Partendo dallo stessa partita di uva, anche col metodo in autoclave, se si seguono determinati accorgimenti (tempo di conservazione nell’autoclave, tempo di affinamento), possiamo dire che non ci sono differenze fra autoclave e metodo classico.
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