Apparizioni e visioni? “Dobbiamo saper distinguere…”

In attesa del pronunciamento della Chiesa sul caso Medjugorje il Papa ha osservato qualche settimana fa che la Madonna “non ha bisogno di postini alle 16 del pomeriggio”; sono parole lette come una stroncatura secca, anche se è mancato il riferimento geografico. Che ne pensa, mons. Bressan?

Non mi sembra giusto dare un giudizio in anticipo, restiamo in attesa. Mi pare invece più opportuno fare alcune premesse. Va detto anzitutto che un corpo risorto può senz’altro apparire e lo vediamo dall’esempio di Cristo nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli. Anche Maria è assunta in cielo. Qualcuno ha pensato che lo fosse pure san Giuseppe, ma non c’è fondamento nel sensus fidei. Nello stesso tempo, la rivelazione delle verità essenziali per la fede è terminata con quanto c’è nella Sacra Scrittura, e questo è dottrina affermata da secoli nella Chiesa. Tuttavia possono esserci rivelazioni private, ma le loro caratteristiche sono tali che non obbligano tutti ad accettarle. Comunque, una prima condizione è che siano conformi alla Bibbia e alla dottrina della Chiesa e non contrarie alla morale.

Ci può fare un esempio?

Trovai un giorno una mamma che stava danneggiando gravemente la sua salute con digiuni per una “rivelazione”; mi confidava che si sentiva in colpa perché mentiva al marito, dicendogli che mangiava; in realtà, minacciava la sua vita e il suo ruolo materno oltre che di sposa. Le dissi che smettesse dalla rinuncia al cibo, ed eventualmente si astenesse da spettacoli, acquisto di riviste, tempo alla tv, ecc….

L'aspetto che lascia ancora perplessi molti è proprio quello delle apparizioni ad orario fisso…

Già alcuni anni fa il vescovo di Brescia scriveva: “Ho visto un annuncio parrocchiale: “Domenica alle ore 16.30 recita del Santo Rosario; seguirà la celebrazione della Messa. Alle ore 18.40 la veggente avrà l’apparizione della Madonna….” . Mi vien un sussulto: come? Si può programmare anche giorno e ora dell’apparizione della Madonna?… mi sento un poco a disagio”.

Da me un giorno venne un signore dicendomi che da quando aveva sette anni vedeva tutte le settimane Maria, madre di Dio. Gli risposi che è un fenomeno psichico ben conosciuto, quello di persone che hanno visioni; ma ciò non vuol dire che vi siano apparizioni.

Ma allora le visioni sono false?

Non è detto: una persona può ritenere di vedere una persona fuori di sé, senza per questo che essa esista; oppure udire una voce che le sembra giunga dall’esterno, ma è una sua forte emozione. Ricordo che quando ero in Francia lessi uno studio dell’associazione nazionale degli psicologi e psichiatri francesi, presieduta allora da un cattolico impegnato. Spiegavano che normalmente noi sogniamo di notte e fantastichiamo di giorno; ma vi sono anche persone che hanno visioni (di congiunti, di amici, di vivi e di defunti…), senza che per questo siano malati psichiatrici: son psicologie particolari.

Quando leggiamo le visioni della “Beata Giovanna” di Rovereto o di suor Maria A. Biondini, fondatrice del monastero di Arco, appare ovvio che non siano apparizioni, ma visioni. Oltre il fattore psicologico qui entra in causa anche la sensibilità umana e religiosa; talvolta un’ispirazione profonda e mistica, e quindi una grazia interiore. Non saprei dire fin dove una persona possa poi autosuggestionarsi. Ovviamente non considero i casi di possibile falsità, come di quella bambina che diceva di avere visto dal cielo, prima di nascere, quanto faceva il papà.

Che valore ha allora la dichiarazione della Chiesa?

L’autorità ecclesiastica rimane prudente perché ha già la parola di Dio e sa che essa è sufficiente ed è la sola che vada accolta “de fide catholica”.

Può quindi restare in silenzio, oppure dire che non consta affatto di un intervento dal cielo, oppure che consta che sia contrario, oppure che risulta che effettivamente vi sia un intervento del divino o del soprannaturale. Ciò è avvenuto ad esempio per Lourdes e Fatima.

Va precisato che la Chiesa non garantisce nemmeno in tali casi che i messaggi vadano accolti con autorità divina, ma soltanto con fede umana. Scriveva già Papa Benedetto XIV (1740-1758): “A tali rivelazioni, anche se approvate dalla Chiesa, non si deve accordare un assenso di ‘fede cattolica’. Occorre secondo le regole della prudenza dare l’assenso della fede umana… Si può pertanto negare il proprio assenso… purché ciò si faccia con l’opportuna riservatezza, per buone ragioni e senza sentimenti di disprezzo”. Chi desidera più chiarezza veda il nr. 67 del Catechismo della Chiesa Cattolica e l’Esortazione pubblicata da Benedetto XVI “Verbum Domini” del 30.9.2010, al numero 14.

Resta il fatto che il richiamo di Medjugorje ha assunto dimensioni internazionali e, in base a molti testimoni, non mancano le conversioni.

Anche noi ci ritroviamo in molti a Montagnaga di Piné, ma perché il riunirsi insieme attorno a Maria, per giungere a Cristo, riflette il Cenacolo, dove i discepoli invocarono il dono dello Spirito Santo, insieme con Maria. Per me questa è l’immagine dei raduni mariani. Ovviamente a Medjugorje si è potuto creare un buon clima, favorevole a un tale incontro. Se ci sia o meno una rivelazione del divino, non saprei quanto il Papa comunicherà ufficialmente. Ma anche qualora dicesse che non risulta oppure anche aggiungesse che almeno per alcuni aspetti risulta il contrario, nulla toglie al valore della fede cristiana e del ritrovarci insieme, del celebrare e dell’accostarci al sacramento della riconciliazione. È certamente un’intensa esperienza spirituale, così come testimoniano moltissimi tra quelli che vi assistono.

Ci sono anche conversioni…

Sarebbe strano che non avvenissero, poiché la preghiera comune deve smuovere i cuori. Certamente dobbiamo saper invocare l’intercessione di Maria, abituare anche i bambini a invocarla, sviluppare la preghiera del Rosario ed altre devozioni ben orientate. Non c’è vero cristianesimo senza Maria, ma questo non vuol dire inserirla tra le Persone della Trinità divina .

Cosa dire del fatto che le apparizioni si ripetono da anni?

È un aspetto che solleva molte obiezioni. Sappiamo quanto Maria sia concisa nella Sacra Scrittura. Ora ci si chiede perché il mondo di oggi avrebbe bisogno di tanta insistenza. Molti cosiddetti “messaggi” riflettono una spiritualità semplice, da non disprezzare, ma nulla di nuovo per il buon cristiano. Comunque comprendo che la Commissione preposta ad esaminarli abbia dovuto impiegare molto tempo per percorrerli tutti. Non so se esista una raccolta integra, ma qualcuno mormora che sarebbe una bella enciclopedia; va esaminato anche se sono concordi.

E il ruolo dei veggenti? E’ difficile tener testa così a lungo con le loro testimonianze alle contestazioni di ambienti laici e della stessa Chiesa…

Come dicevo sopra, vi sono persone normalissime sotto l’aspetto psichico, che hanno visioni. Il fatto sorprendente a Medjugorje è che qui siano più persone. Non so se siano mai state sottoposte a un test psicologico. Mi consta che il Vescovo locale, che è il primo giudice della Chiesa, abbia negato un avallo ecclesiale. Con questo non vuol dire che i veggenti siano falsi, ma non è certo, fino a un giudizio che il Papa dovrebbe darci a giorni, che i messaggi giungano dall’esterno e non dalla loro spiritualità.

Ma la Chiesa non è forse complice di questo fenomeno religioso che investe non solo i fedeli, ma anche preti, religiosi, suore ed anche qualche vescovo?

Come accennato sopra, il vescovo locale si è espresso anni fa e mi sembra che così abbiano dichiarato anche i vescovi della regione. Il riunirsi a pregare è sempre un fatto positivo, se ben orientato, poiché siamo nella storia della salvezza. La Congregazione della Dottrina della Fede precisò nel 2008: “Il criterio per la verità di una rivelazione privata è il suo orientamento a Cristo stesso… Una rivelazione privata può introdurre nuovi accenti, fare emergere nuove forme di pietà o approfondirne di antiche… In ogni caso deve trattarsi di un nutrimento della fede, della speranza e della carità, che sono per tutti via permanente della salvezza”.

La stroncatura del Papa è molto forte. Per situazioni simili ha affermato che questa non è “identità cristiana” e che “la Madonna non è un capo ufficio della Posta per inviare messaggi tutti i giorni”.

Non voglio esprimermi prima che il Papa si pronunci ufficialmente. Quanto egli finora ha detto, con il suo consueto stile incisivo, lascia ben capire che non si è riscontrato un segno del divino negli eventi di Medjugorje. Ma attendiamo il testo ufficiale per esprimerci.

La delusione di molti ambienti si è fatta sentire anche nella nostra diocesi in cui la devozione mariana peraltro spicca per la presenza di numerosi santuari e centri devozionali. Cosa suggerisce come vescovo?

La comprendo. Mi pare giusto che molti abbiano dato attenzione a un fenomeno di pietà mariana certamente eccezionale. Non ci sorprende, se già le folle della Palestina cercavano il Signore per un’immediatezza di benefici e Gesù rimproverava: “In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati” (Gv 6,26). Medjugorje ci dice che c’è fame di spiritualità e là molti trovano sazietà; ma il Vangelo invita ad andare oltre.

A cura di Marco Zeni

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