“L’Accordo di Parigi, ovvero il pilastro fondamentale dell’autonomia altoatesina, è stato anche l’Accordo di Ludwig Steiner. Senza persone come lui l’Alto Adige che conosciamo oggi non ci sarebbe”. Il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha così espresso il cordoglio suo e della Giunta provinciale per la morte del diplomatico austriaco, avvenuta alcuni giorni fa. Nato a Innsbruck il 14 aprile 1922, l’ambasciatore Ludwig Steiner era stato insignito il 5 settembre del 2008 – in occasione della Giornata dell’autonomia – del Grande Ordine di merito, la massima onorificenza della Provincia di Bolzano.
Componente della delegazione austriaca, in qualità di segretario del Ministro degli esteri Karl Gruber, durante le trattative che hanno portato alla firma dell’Accordo di Parigi del 1946, “Steiner è stato un diplomatico che ha lavorato a lungo per il bene dell’Alto Adige – ha affermato Kompatscher – e ha sempre ripetuto che se la nostra terra è diventata un simbolo di pace e benessere, lo deve non solo all’impegno di Italia e Austria sul piano internazionale, ma anche alla forza di volontà della popolazione locale”. Ludwig Steiner aveva la bella età di 93 anni. Con lui se ne va l’ultimo testimone ancora in vita delle trattative che hanno portato all’Accordo di Parigi, “un diplomatico – ha detto ancora Arno Kompatscher – che con il suo pragmatismo e la sua capacità di mediazione ha indicato molte volte la strada da seguire nelle trattative fra Bolzano e Roma. La sua lezione è tuttora attuale, e sarà utile anche in futuro”.
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