Sabiona – Si è concluso, come da tradizione, a Sabiona, antica sede vescovile, il “pellegrinaggio dei ladini” che in tre giorni porta centinaia di persone dalla val Badia al monastero presso Chiusa in val d’Isarco. Il vescovo Ivo Muser ha percorso un tratto di strada assieme ai pellegrini (da Santa Maddalena di Funes a San Pietro) e ha poi celebrato a Sabiona la messa di venerdì mattina.
“Questo pellegrinaggio – ha detto – coinvolge l’intera persona: il corpo, il sentimento, l’anima. È l’espressione della storia, della cultura, dell’appartenenza, dell’amore per la patria e per le proprie radici”. Questa tradizione “è soprattutto il segno di una fede che è ancora capace di unire le persone. Sicuramente ognuno dei pellegrini avrà le proprie motivazioni che lo spingono a partecipare al pellegrinaggio e va bene così. Ma una cosa è sicuramente chiara a molti di loro: la fede ha caratterizzato profondamente la nostra terra e questo fa bene a noi e al nostro tempo”.
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