Tra natura e “mostri”

Il bosco rimane un luogo suggestivo per adulti e bambini, e nelle fiabe e nella letteratura si popola di creature bizzarre, fantasiose, mitologiche. È il tema scelto per la nuova edizione del concorso “BoscoArteStenico”

Il bosco rimane un luogo suggestivo per adulti e bambini. Luogo di ricerca di un momento di relax nella natura, di un casuale e fortunato incontro con gli animali che lo abitano. Ma anche un luogo dove i nostri pensieri possono prendere strane forme, dove le nostre paure e fantasie, con l'aiuto delle luci e delle ombre del sottobosco, possono materializzarsi in bizzarre e misteriose creature.

Così come nelle fiabe per i più piccoli o nella letteratura della storia e della mitologia per i più grandi, anche il bosco si può animare di mostri. Le chimere, i golem, le idre o i giganti, nella loro mostruosa presenza immaginaria, così come nella loro inconsistenza fisica, rivelano l'origine tutta mentale della loro esistenza, oggi come ieri in forme sempre diverse e spettacolari.

Ed è proprio quello dei “mostri” il tema della nuova edizione di “BoscoArteStenico” che ritorna nelle prossime settimane, per il terzo anno consecutivo, immersa nella natura del bosco sovrastante Stenico per le ultime due settimane di giugno.

La manifestazione ideata dal direttivo di “BAS”, coordinato da Maurizio Corradi con la professoressa Elisabetta Doniselli e l'artista Paolo Dalponte, si apre con l'inizio della realizzazione di un'opera di grandi dimensioni, nel grande spazio appositamente ricavato nel bosco fronte strada poco sopra il centro di Stenico, vicino all'accesso per disabili e visibile dal castello di Stenico. Il lavoro inizierà lunedì 15 giugno e sarà completato nelle prossime due settimane.

Nel frattempo sabato 20 si apre il concorso che terminerà dopo una settimana, domenica 28 giugno. Gli artisti dovranno cimentarsi nell'allestimento di un’opera-installazione da realizzare con materiale reperito sul posto, di origine naturale, in un apposito spazio nel bosco predisposto dall’organizzazione; la terza e ultima sezione del concorso prevede invece l'esecuzione di una scultura in formato verticale da un tronco di tiglio di circa 2 metri di altezza e con un diametro che varia dai 45 ai 50 centimetri riposizionato nel terreno.

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