La bella realtà produttiva fornisce i canali del commercio equo ed è sostenuta da istituzioni e associazioni trentine
“Best in value addition”: migliore azienda per il valore aggiunto conferito ai propri prodotti e per il contributo portato alla sicurezza alimentare. E’ il riconoscimento attribuito dal governo del Kenya e dalla Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, a Meru Herbs, realtà che fornisce i canali del commercio equo e i cui prodotti, dal carcadè al tè nero alla camomilla piuttosto che alle marmellate, sono ben conosciuti anche dai consumatori trentini.
A parlarne con legittimo orgoglio è arrivata a Trento, alla gelateria Pingu, Florence Kamau – “Miss Carcadè” -, operatrice di Meru Herbs. “La nostra realtà dà lavoro a 50 donne, altre 40 sono impiegate stagionalmente, mentre sono 430 le famiglie di produttori”, dice Florence Kamau, sottolineando che grazie al sostegno del commercio equo e della cooperazione internazionale trentina Meru Herbs è riuscita a completare tutta la filiera produttiva.
Oggi questa bella realtà economica che opera nel distretto del Tharaka, sulle pendici est del Monte Kenya, non si limita ad assistere le famiglie di contadini, serviti da un’efficiente rete idrica realizzata in tre fasi a partire dalla fine degli anni Ottanta su impulso della Diocesi locale e grazie anche al contributo del Trentino, ma cura anche il confezionamento al dettaglio e il “packaging” vendendo ed esportando i propri prodotti in eleganti confezioni. E proprio questo le è valso il significativo riconoscimento dell’organizzazione delle Nazioni Unite. Perché non occorre essere esperti di marketing per capire quanto la confezione di un prodotto lo renda più invitante agli occhi del consumatore, oltre che facilitarne il trasporto e l'utilizzazione. Ed è qui il “valore aggiunto” riconosciuto dal premio ottenuto.
“Si tratta di un risultato notevole, se si tiene conto che Meru Herbs opera in una realtà rurale semidesertica del Kenya”, osserva Fabio Pipinato di Ipsia Trentino, che con il Celim di Milano e l’assessorato alla cooperazione internazionale della Provincia Autonoma di Trento sostiene il progetto che mira a rafforzare le filiere di produzione e di trasformazione agroalimentare, per rafforzare la posizione di Meru Herbs sul mercato regionale e internazionale.
“Per parte nostra siamo contenti di aver contribuito al rafforzamento di una realtà che offre lavoro e opportunità di realizzazione a molte donne”, commenta l'assessora provinciale Sara Ferrari. Soddisfazione pienamente condivisa da Pierantonia Sterlini, presidente di Mandacarù. La cooperativa, nel corso dell'assemblea tenutasi il 22 maggio scorso, ha approvato la fusione per incorporazione con Mcc-Servire e Microcredit Coop ed eletto tre nuovi consiglieri: Manuela Poli, Helmut Bachmayer, Davide Garbari.
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