Silvelox, il confronto va avanti

Fino al 31 agosto gli 88 dipendenti della Silvelox sono in cassa integrazione straordinaria in deroga. Ma le prospettive per una ripresa dell'attività, con il prossimo autunno, ora sono più concrete

Il futuro per gli 88 dipendenti della Silvelox si chiama Seip srl di Romello, l'azienda bresciana che sta trattando il subentro dell'attività nello stabilimento di Castelnuovo. Da alcuni mesi l'azienda della famiglia Taddei è stata messa in liquidazione: nel 2014 il fatturato è crollato del 36% e il bilancio ha chiuso con un passivo di 5 milioni di euro.

Non c'è stata solo la liquidazione dello stabilimento valsuganotto, stessa sorte è toccata alla controllante Silfin e alla Silventa, la società controllata a cui fanno capo un nuovo brevetto sulle porte e l'attività di ricerca di sviluppo. Nel giro di sei anni, dal 2009 ad oggi, l'occupazione è scesa da 165 a 88 lavoratori con l'azienda, specializzata nella produzione e commercializzazione di porte basculanti, che aveva ricevuto anche un contributo pubblico di 12,7 milioni di euro. Nel 2014 erano già stati messi in mobilità 25 addetti ma quest'anno la situazione è precipitata.

Una situazione, quella della crisi occupazionale, che ben si fotografa analizzando anche i dati dell'Agenzia del Lavoro relativi al 2014. Al Centro per l'Impiego di Borgo lo scorso anno si sono registrati oltre 200 iscritti in più con le assunzioni che hanno registrato una flessione del 5,6%. E non c'è solo il settore dell'edilizia a segnare il passo: da notare anche il -36,7% nel settore dell'estrazione, il 20% in meno di posti lavoro tra le aziende industriali e il -22% nel settore del commercio. Rispetto al 2013, lo scorso anno sono stati persi 243 posti di lavoro e, per la prima volta, anche le aziende agricole hanno assunto meno personale dipendente.

Fino al 31 agosto gli 88 dipendenti della Silvelox sono in cassa integrazione straordinaria in deroga. Ma le prospettive per una ripresa dell'attività, con il prossimo autunno, ora sono più concrete. Nelle scorse settimane ci sono stati alcuni incontri tra il liquidatore dell'azienda valsuganotta Massimiliano Valandro, i rappresentanti di Fillea Cigl, Filca Cisl e Feneal Uil Maurizio Zabbeni, Stefamno Pisetta e Gianni Tomasi e l'azienda bresciana.

Anche i lavoratori hanno preso atto del piano industriale proposto dal titolare di Seip Silvano Lamberti valutando tutte le opzioni possibili per garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Castelnuovo e le massime tutele per i lavoratori. La Seip srl è la seconda azienda leader in Italia nella produzione di porte sezionali.

Ai sindacati i lavoratori hanno dato mandato di proseguire nella trattativa che prevede, per il momento, il subentro con l'affitto di un ramo d'azienda e con l'assunzione, entro il 30 maggio, di una trentina di dipendenti. Un'altra ventina, se le cose andranno bene, potrebberoro venire assorbiti entro la fine dell'anno.

“Quella che stanno vivendo gli operai della Silvelox è una situazione molto delicata”, ricordano i tre sindacalisti. “Ma su una cosa vogliamo essere chiari: noi proseguiamo il confronto affinché si possa dare continuità all'azienda e rafforzare le produzioni dello stabilimento di Castelnuovo. Il nostro obiettivo è quello di garantire l'occupazione e valorizzare il patrimonio di competenza accumulato negli anni da chi in Silvelox ha lavorato nella produzione di porte blindate e basculanti”.

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