Il funerale del “nostro” Michele Niccolini, questa mattina in una gremita chiesa di Sant’Antonio, è stato un “grazie” corale al figlio e al fratello, all’amico di lavoro e di avventura in montagna. Tantissima gente stretta attorno a mamma Lucilla, papà Adriano e alla sorella Patrizia: una coda infinita per l’ultimo omaggio al 44 enne stroncato da una valanga sabato scorso su una delle sue amate montagne.
A presiedere la celebrazione, l’arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan, accanto al vicario don Lauro Tisi – di cui Michele è stato segretario in questi ultimi anni – il Ministro dei Francescani padre Patton (a rappresentare il mondo francescano e quella spiritualità in cui Michele si era formato) e il parroco don Renzo Caserotti, circondati da decine di sacerdoti. “In memoria di Michele – ha detto nel suo ricordo uno dei compagni della tragica escursione – saliremo al Rifugio XII Apostoli (Gruppo di Brenta) per porre un targa nella chiesetta scavata nella roccia per tutte le vittime della montagna”.
Ecco l’appassionata e commossa omelia di don Lauro in cui l’incredulità davanti alla tragedia si fonde alla speranza pasquale della risurrezione:
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