Bolzano – Due ricercatori, Paolo Coletti della Libera Università di Bolzano e Thomas Aichner dell’Università degli Studi di Padova, hanno analizzato l’utilizzo della seconda lingua partendo da un campione di oltre 200 altoatesini, prevalentemente di età tra i 18 e i 20 anni, residenti nelle città di Bolzano e Merano. Ai partecipanti è stato chiesto di quantificare in che percentuale utilizzano l’italiano, il tedesco o un’altra lingua durante ognuna delle seguenti attività: a scuola, a casa, con i familiari, con gli amici, nella lettura, al lavoro, nel guardare la televisione, nell’ascoltare la radio e durante lo shopping. “Possiamo confermare – dicono i ricercatori in una nota – che gli altoatesini di madrelingua tedesca utilizzano l’italiano significativamente di più di quanto utilizzino il tedesco gli altoatesini di madrelingua italiana, in particolare durante le attività passive, cioè lettura e ascolto. Notiamo soprattutto un buon consumo di trasmissioni televisive e giornali sportivi in italiano. Per quanto riguarda l’utilizzo parlato della seconda lingua, le differenze non sono invece così marcate”. Fin qui niente di nuovo. Tuttavia, rispetto al passato, la pratica del bilinguismo è oggi maggiormente diffusa anche tra le giovani generazioni di lingua italiana. “Abbiamo osservato nel nostro campione soltanto un pugno di irriducibili che parlano esclusivamente una sola lingua, la stragrande maggioranza utilizza la seconda lingua perlomeno in alcune specifiche situazioni”.
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