A lezione di vita. Perché proprio di vita si tratta. È questo l'obiettivo del progetto “DiversaMente – Lotta allo Stigma”, promosso dai membri del coordinamento “AssociAmoAzioni” che ha portato i ragazzi delle scuole superiori di Rovereto ad avvicinarsi alla realtà con tutte le sue diversità.
Un percorso di 30 ore alla scoperta del tema del disagio, sia fisico sia interiore, nato per creare una comunità capace di affrontare in maniera costruttiva quei timori, quelle paure e inquietudini che possono insorgere nei confronti di quelle situazioni che appaiono diverse proprio perché non si conoscono.
Così, due classi delle superiori, del liceo Fabio Filzi delle scienze umane e dell’Istituto professionale Armida Barelli (corso Operatori socio assistenziali), hanno deciso di aderire al progetto, portando una cinquantina di giovani direttamente a contatto con diverse storie umane, oltre che con le varie associazioni e cooperative attive nel sociale.
“Abbiamo fatto diversi incontri sul disagio psichico, fisico e sociale, consentendo agli studenti di entrare in contatto con le testimonianze di ex tossicodipendenti, ex alcolisti e anche alcuni rappresentanti di ArciGay e ArciLesbica che ci hanno raccontato le loro storie”, spiega l'infermiera Michela Leoni del Dipartimento di Psichiatria dell'azienda sanitaria di Rovereto che ha curato l'iniziativa.
“AssiociAmoAzioni” nasce nel 2013, su iniziativa dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento e del Dipartimento per la Salute mentale, allo scopo di coinvolgere diverse realtà del mondo del volontariato locale con l'obiettivo di promuovere la salute mentale e la realizzazione di attività di contrasto allo stigma.
Al coordinamento hanno aderito subito diverse associazioni della Vallagarina e del Comune di Rovereto che intervengono nel campo del disturbo psichico, della disabilità psicofisica, delle malattie croniche e dell’integrazione sociale. Dalla cooperativa di solidarietà sociale Girasole, alle associazioni Athena (gruppo dedicato alla disabilità), Insieme (genitori di bambini e ragazzi con problemi di sviluppo), Cantare Suonando (dove si insegna musica a ragazze e ragazzi con disabilità) e molte altre ancora.
Venerdì 8 maggio sarà l'ultima giornata di “DiversaMente” in cui i ragazzi potranno raccontare quanto appreso ai loro coetanei di altri istituti superiori, proponendo alcuni spunti di riflessione. “I ragazzi hanno apprezzato molto quest'iniziativa e ci hanno dato una lezione di vita”, conclude Michela Leoni. “Hanno dimostrato più interesse di quello che ci aspettavamo. Sicuramente quest'iniziativa verrà riproposta anche il prossimo l'anno”.
Dalle 9, dopo una breve presentazione del progetto, gli studenti racconteranno la loro esperienza attraverso alcuni video autoprodotti, letture, presentazione delle performances “Ti Sti(g)mo” e “Black/White”, oltre che con un intervento musicale da parte della BarbaBand. Dalle 10.30 ci sarà poi un momento di discussione e confronto con l’assemblea con la partecipazione del dottore Alfredo Vivaldelli, direttore U.O. di Psichiatria ambito Vallagarina – Distretto Centro Sud.
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