Don Dante Carraro, direttore del Cuamm, ha citato la settantina di medici trentini che si sono alternati in Africa in questi anni. In aree desolate e abbandonate.” In una zona abitata da 350 mila persone si riscontra la presenza di un solo medico locale!”. I confronti servono –ha detto – se spingono a recuperare il valore dei gesti e delle cose.
L’età media dei medici del Cuamm si sta alzando e allora ecco l’idea di dare spazio ai giovani medici e agli studenti in medicina che vogliono partire per cimentarsi con un altro modo di fare medicina.
Un’esperienza di sei mesi in Africa: “Sono partiti 196 studenti a proprie spese! Per poi tornare a casa con più testa, più cuore e una mentalità cambiata”, ha concluso don Carraro.
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