Il presidente Enrico Faes, ha presentato alle 170 Pro Loco trentine le novità di rilievo in ambito organizzativo
Fin da quest’anno la Federazione Trentina delle Pro Loco e loro Consorzi si porrà a servizio delle associate insistendo nell’impegno costante della formazione a tutto campo. Convinto che proprio nei momenti di crisi occorre guardare al futuro con coraggio e determinazione il presidente Enrico Faes, al vertice di una “squadra valida ed entusiasta” composta da 170 Pro Loco, ha presentato all’assemblea riunita il 27 marzo a Calavino alcune novità di rilievo in ambito organizzativo.
Prima fra tutte il lancio di un applicativo informatico studiato appositamente per la realtà delle Pro Loco trentine, ciascuna caratterizzata da un proprio filone distintivo, e pensato per valorizzare le svariate attività aggregative comunicandole attraverso i dispositivi mobili. “Fuori”, questo il nome dell’app, faciliterà a “vivere gli eventi in programma e scoprire il territorio”, ma non solo, perché la Federazione si prefigge di ricavarne un utile da destinare all’autofinanziamento estendendone l’uso sul territorio dell’intera nazione ossia a tutte le Pro Loco italiane.
“Dietro a ogni evento c’è un movimento che produce una ricchezza collettiva inestimabile”, ha detto il senatore Franco Panizza, focalizzando l’attenzione su manifestazioni di questo tipo “che fanno la differenza, valorizzano l’anima del territorio e lo coinvolgono direttamente”, e ringraziando tutti i volontari coinvolti per l’impegno profuso nonostante le mille difficoltà di carattere burocratico.
Non è una novità, invece, che le Pro Loco, aumentate di una quarantina di unità nell'ultimo decennio, siano ancora scarsamente analizzate rispetto alla loro dimensione complessiva. “Ci siamo accorti che il mondo del volontariato va studiato nel profondo”, ha premesso il presidente Faes. “Perché i nostri volontari fanno gratuitamente ciò che fanno? Se capiremo cosa li muove riusciremo a formarli e a proporre iniziative ancora più interessanti”. In questo senso, è stata condotta una ricerca sul contratto psicologico denominata “innovare il no profit e favorire il management nelle associazioni di volontariato”, i cui risultati verranno restituiti a breve ai diretti interessati.
Mentre la quota associativa per il 2016 balzerà da 100 a 150 euro per ciascuna associata, la Federazione ventila l’ipotesi di elargire i contributi provinciali non più proporzionalmente al numero di abitanti e di presenze turistiche bensì in funzione della qualità delle iniziative intraprese da ciascuna Pro Loco. Un sistema premiante di queste associazioni, le più effervescenti e dinamiche, sebbene l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapicola pur riconoscendo un’attenzione particolare a questi volontari definiti “veri cittadini trentini” ha messo in chiaro la difficoltà della Provincia ad “adeguare quanto calato a livello nazionale alle diverse realtà”.
Per dire che l’ente autonomo può sborsare un quid, ma se non c’è chi con cuore e intelletto ci mette del proprio, il sistema volontaristico delle Pro Loco cade. “Siete il bel viso del Trentino, vi impegnate per la comunità, quindi sappiate che non appena ci sarà possibile ritorneremo a darvi la stessa attenzione che avevamo dal punto di vista finanziario”, ha evidenziato Dallapiccola.
Ciò nonostante qualche Pro Loco si troverà a dover stringere i denti faticando a programmare le iniziative nell’anno corrente. All’unanimità è stato approvato comunque l’ultimo bilancio consuntivo caratterizzato da 245 mila euro di passività e un disavanzo di 824 euro dovuto all’acquisto di attrezzature d’ufficio.
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