Livio Ober (Trento, 1922-1997), ragioniere, dirigente d'azienda fino al 1982, anno del suo pensionamento, sposato, con due figli. Imponente nel fisico, prudente di natura, mai azzardato, è stato un autentico testimone del Trentino e dei suoi abitanti. Ober – al quale la SAT dedica la mostra “Il Trentino che sorride. Opere di Livio Ober” inaugurata giovedì 19 alle 19.30 – va messo accanto a Faganello, Winkler, Gorfer, Sebesta e pochi altri che negli anni Sessanta e Settanta si sono mostrati capaci di andare al cuore degli avvenimenti, di cogliere in tempo reale un Trentino in velocissimo cambiamento, che gli anziani ricordano con nostalgia o, talvolta, con un pizzico di malinconia, e di trasmetterlo. Voce formidabile del coro della SAT, per anni ha fatto parte come “menestrello” del cabarettistico “Trio Bob”, che nel dopoguerra “sollevò con canti goliardici il morale di tutti i trentini”. Altrettanto fecero le sue caricature satiriche: Ober guardava, rifletteva e restituiva sotto forma di vignette che ancora oggi prima incuriosiscono poi fanno sorridere e spesso ridere. Le ha poi raccolte in due libri, “Trento fiorita” del 1989 e “Sagome” del 1992. Se l’umorista è chi ha la capacità di cogliere la differenza tra apparenza ed essenza delle cose e di, d’istinto, con intelligenza, allegria e solidarietà, ricreare le situazioni che ci circondano sintetizzandole in dosi calibrate e nei momenti opportuni, allora Livio Ober era un grande umorista. La mostra resterà aperta fino al 29 marzo (dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-19, sabato e domenica 10-17, fino al 29 marzo).
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