Un progetto per recuperare la vecchia opera, trasformandola in uno spazio espositivo
Trasformare la vecchia trincea militare di Grigno in uno spazio espositivo, che possa diventare sede di mostre fotografiche, laboratori e, perché no, realizzare anche un archivio storico. La fotografia diventa così stimolo sociale, artistico, culturale e momento di unione con la storia. In questo caso la Prima Guerra Mondiale.
Si chiama “Linee di confine” ed è la proposta che arriva dal fotografo professionista Giampietro Agostini e dal gruppo di lavoro A&A Atelier. Un progetto promosso dalla Comunità Valsugana e Tesino, dal comune e dalla Pro Loco di Grigno, dal Sistema Culturale Valsugana e Tesino e dalla Fondazione Alcide Degasperi con la speranza di poter portare foto contemporanee d’autore, in un prossimo futuro, nell’area del Trincerone a Grigno.
L’intenzione è quella di organizzare, a partire dalla prossima estate, mostre a carattere nazionale (almeno quattro ogni anno) ospitando personali o collettive per presentare i luoghi di tutto il mondo dove sono in corso o ci sono stati conflitti, guerre e divisioni etniche. Le foto saranno esposte all’interno e all’esterno del Trincerone, un percorso che unisce la modernità dei linguaggi visivi con la storia e la memoria. Gli spazi espositivi saranno allestiti dagli stessi artisti con una idonea segnaletica ed utilizzando le nuove tecnologie (webb, app e video).
Entro la primavera il Servizio Conservazione e Valorizzazione e la Sovrintendenza Beni Architettonici della Provincia ultimeranno i lavori di restauro e per la prossima primavera il Trincerone potrà essere raggiunto direttamente dalla pista ciclabile della Valsugana. Sono, infatti, quasi ultimati i lavori per la costruzione di un ponte sul lato delle trincee in prossimità del fiume Brenta.
La spesa complessiva è di poco superiore ai 50 mila euro, quattro anni di lavori dove troveranno spazio laboratori con alcune scuole di fotografia d’Italia (il Centro Riccardo Bauer di Milano e la Fondazione Marangoni di Firenze) e gli istituti della Valsugana. Non solo workshop e progetti fotografici per documentare il territorio, spazio anche all’interpretazione antropologica e sociale della valle. Con i lavori prodotti dai ragazzi che saranno messi a disposizione delle biblioteche del territorio e del Trincerone stesso. E diventeranno, questa è la terza fase del progetto, parte integrante dell’archivio storico “Linee di confine” che potrà contare sulla presenza del materiale prodotto dai singoli fotografi ed artisti. Infone, nel 2018, l’archivio diventerà parte integrante della Fondazione raccogliendo l’intera documentazione prodotta al Trincerone di Grigno.
Un progetto, quello presentato nei giorni scorsi in Provincia, che vuole essere soprattutto un laboratorio aperto di sperimentazione, ricerca, conoscenza e valorizzazione del territorio.
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