Dal 1 luglio cambieranno in Trentino i costi per l’assistenza domiciliare. La quarta commissione del Consiglio Provinciale ha approvato la delibera con la quale rimodulare, in base all’Icef, la quota di partecipazione dei cittadini alle spese. Il nuovo sistema eliminerà, anche per i redditi più bassi, la gratuità delle prestazioni, introducendo però una redistribuzione delle spese verso le categorie con maggior reddito. Oltre all’assistenza, la sperimentazione del nuovo sistema di calcolo, che durerà 18 mesi, riguarda anche il servizio pasti, telesoccorso e telecontrollo. Obiettivo: aumentare le entrate per il settore socio assistenziale del 40%. Si passerà da 6 milioni e 900 mila euro attuali a 9 milioni 600 mila euro, ha ricordato l’assessora Borgonovo Re, precisando che gli aumenti maggiori toccheranno le fasce di reddito più alte.
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