Vocata alla comunicazione

L'istituzione della congregazione dei sacerdoti detti Paolini precede di una anno la nascita, nel 1915, della congregazione femminile. I primi due bracci operativi di don Giacomo Alberione (1884-1971), già padre spirituale del seminario di Alba, furono ideati, quando nel 1913, il sacerdote assunse la direzione del settimanale locale diocesano la “Gazzetta di Alba”, attivandosi per una predicazione attraverso gli strumenti della comunicazione sociale.

Già nell'agosto del 1914 facendo proprio il messaggio di Papa Pio X che aveva promosso l'apostolato della stampa (deceduto in quello stesso anno), Alberione aveva inaugurato la Scuola tipografica “Piccolo Operaio”, embrione della San Paolo Edizioni, un laboratorio formativo e di avviamento al lavoro per giovani che rappresentarono il seme da cui ebbe origine la congregazione. Nella visione di Alberione la tipografia era una chiesa e i banconi di compositoria il pulpito. Il suo primo discepolo venne ordinato sacerdote nel 1919.

La congregazione ottenne l'approvazione diocesana nel 1927 e quella definitiva da Papa Pio XII nel 1949.

Il ramo femminile delle figlie di San Paolo venne approvato come istituto autonomo dal vescovo di Alba nel 1929. Nel 1945 le religiose dedite al servizio domestico e all'adorazione, costituirono la nuova congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro.

Entrambe le congregazioni nei decenni consentirono il decollo di nuove forme di aggregazione religiosa (una decina) in un contesto unificante all'interno della Famiglia Paolina.

La Società san Paolo è attualmente presente in una cinquantina di Paesi al mondo. Il crollo delle vocazioni riguarda soprattutto i Paesi occidentali, mentre si registrano forti adesioni soprattutto in Africa, Estremo Oriente e America latina.

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