La condanna di Grisenti, l’avv. Ceola “Ingiusta”

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La condanna definitiva di Silvano Grisenti.

Respinto dalla Corte di Cassazione il ricorso presentato dall’ex consigliere provinciale trentino ed ex presidente dell’Autostrada del Brennero  contro la condanna da parte della Corte d’appello di Bolzano ad un anno, con pena sospesa, per truffa, corruzione propria e tentata violenza privata. Condanna comminata nell’ambito di un’inchiesta, denominata “Giano Bifronte”, su un presunto giro di tangenti nella gestione di appalti pubblici locali.Dopo questa sentenza, in base alla legge Severino Grisenti era stato sospeso dalla carica di consigliere provinciale. Ora con la condanna passata in giudicato, per l’esponente di Progetto Trentino non vi sono più possibilità per un ritorno in Consiglio provinciale. Grisenti dovrà pagare anche le spese per le intercettazioni tra i 100 e 150mila euro.

In attesa delle motivazioni della sentenza che arriveranno tra qualche mese ai nostri microfoni la delusione dell’avvocato difensore Vanni Ceola  

 

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