Dallo scenario lacustre, infatti, si passa a quello di cava, dallo scenario termale a quello montano. Anche per questo motivo – oltre che per il fatto che quello dell’Alta Valsugana e della Valle dei Mocheni è un territorio ricco di associazioni – è stata scelta, per la realizzazione del progetto, proprio questa Comunità. Ideatore e coordinatore del progetto è Vittorio Curzel, direttore con incarico speciale per lo Studio, la ricerca e la documentazione sul territorio presso tsm-step.
A seguire l’attività di raccolta e la schedatura dei materiali in loco, l’Assessorato all’Urbanistica e Servizio Urbanistica della Comunità – che ha partecipato alla progettazione e collabora alle varie fasi del progetto – ha nominato la dott.ssa Katia Lenzi. Sono stati coinvolti per la promozione dell’iniziativa i comuni, le biblioteche, le scuole, le associazioni culturali, le parrocchie, i circoli anziani e la stampa locale.
Alla presentazione del progetto alla Comunità e alle prime due giornate di raccolta del materiale – in febbraio -, succede ora un fitto calendario di appuntamenti in cui verranno racimolate fotografie e cartoline con immagini di paesaggio dal 1850 al 2000 tra gli enti locali, le associazioni, i collezionisti e le famiglie. Il materiale raccolto, duplicato in formato digitale a bassa definizione in modo da impedire utilizzi a fini commerciali e restituito ai proprietari, andrà a costituire l’Archivio del paesaggio di comunità, a cui tutti – studiosi, ricercatori, cultori della storia locale, associazioni culturali ed enti di promozione turistica, ma anche semplici cittadini interessati – potranno accedere liberamente, tramite un sito internet che è attualmente in fase di programmazione.
Questa raccolta di immagini e fotografie si propone di essere una fonte significativa sulla storia e sulla memoria del paesaggio della Comunità, anche perché vengono coinvolti nel progetto anche gli emigrati trentini all’estero, grazie alla preziosa collaborazione delle loro associazioni, ma anche i cittadini stranieri che frequentano il territorio per motivi turistici.
In seguito – probabilmente in autunno – potrebbero essere realizzati anche un catalogo con le immagini più significative raccolte e una mostra itinerante nei vari paesi della Comunità.
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