Dopo la solenne conclusione dell’Assemblea sinodale, sabato scorso in cattedrale, la Chiesa di Trento guarda con fiducia al futuro della pastorale.La prospettiva delle Unità pastorali – più parrocchie sotto la guida di un unico prete – è la linea indicata nel documento finale, firmato dall’arcivescovo. E’ una necessità dettata sì dalla carenza di vocazioni, ma anche un nuovo modo di vivere l’appartenenza ecclesiale, con un maggiore protagonismo dei laici. Restano problemi aperti, a cominciare dalla particolare situazione delle parrocchie cittadine, dove il modello di Unità pastorale non sembra applicabile, e quello delle piccole parrocchie la cui sopravvivenza, anche economica, è fortemente a rischio. Su questo il Consiglio presbiterale sarà chiamato a breve ad esprimersi. Don Roberto Ghetta, parroco di Besenello, e membro del comitato per la preparazione dell’assemblea sinodale:
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