La legge di riforma delle Comunità di Valle (la n. 12 del 2014) ha imposto una profonda ridefinizione nell’organizzazione degli enti territoriali trentini. Sono due le strade percorribili: andare verso la gestione associata dei servizi oppure procedere alla fusione in un Comune unico.
La gestione associataLa prima strada è obbligata per tutti quei Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti che non avranno intrapreso il processo di fusione entro il 2015. Questi dovranno esercitare in maniera associata le funzioni primarie (cioè servizi come Anagrafe, Protocollo, Segreteria generale, Personale, Tributi, ecc.). Il personale sarà gestito con gli altri Comuni, in uffici separati nei diversi Comuni. Non ci sono risparmi sugli emolumenti agli amministratori. Ogni Comune continuerà a predisporre il proprio bilancio. La rappresentatività rimane garantita anche ai singoli Comuni.
Non ci saranno cambiamenti nell’immediato, ma in prospettiva la fusione potrà essere “imposta” dalla Provincia Autonoma di Trento, senza i contributi che la legge oggi prevede proprio per incentivare le fusioni.
La fusionePiù Comuni decidono di fondersi in un Comune unico. Tale processo, in base alla legge regionale 11 del 2014, è incentivato con contributi immediati e con la parziale copertura delle spese di gestione per un periodo di 10 anni.
Il personale resta in capo ai diversi Comuni, i servizi sono offerti negli uffici aperti nei diversi Comuni, ma con forti economie di scala e maggiore professionalizzazione dei dipendenti. Il Comune predisporrà un unico bilancio, elaborerà un PRG e applicherà una sola tariffa comunale unitaria.
Con i risparmi del Comune Unico, le minor spese derivanti dall’erogazione dei servizi e i contributi garantiti da Regione e Provincia Autonoma si potranno attivare iniziative di incentivazione per combattere il problema dello spopolamento.
Quanto alla rappresentatività e al “peso politico”, finanziamenti e investimenti territoriali verranno gestiti e decisi nel tavolo di concertazione delle nuove Comunità, dove il Comune unico avrà un forte peso.
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