La prima pubblicazione di questo tipo, realizzata dalla Società degli alpinisti tridentini, veniva stampata alla fine degli anni Quaranta, mentre l’ultima risale al 2004. In dieci anni si sono aggiunti quasi 700 chilometri di nuovi percorsi e tantissime sono state le modifiche all’interno del catasto della Sat, andate ad arricchire questa terza edizione. “I nostri sentieri rappresentano un patrimonio continua in evoluzione”, spiega Tarcisio Deflorian, presidente della Commissione Sentieri della Sat.
In questo libro, oltre ai 1.001 percorsi tipicamente contrassegnati dalla lettera seguita dalla tre cifre che sono stati censiti a fine 2014, ne vengono raccolti altri 164 mantenuti ufficialmente da soggetti diversi (Parchi naturali, comuni, ecomusei e associazioni), per un totale di quasi 6 mila chilometri che formano la Rete escursionistica del Trentino. Per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli oltre 5.300 chilometri gestiti dalla Sat, la Provincia stanzia ogni anno 300 mila euro ma, ricorda ancora Deflorian, “imprescindibile e insostituibile il lavoro di un migliaio di volontari delle nostre sezioni che annualmente mettono a disposizione 2.500 giornate lavorative nella sistemazione, pulizia e messa in sicurezza dei nostri sentieri. A loro si aggiunge l’impegno dei gestori dei rifugi per per quanto riguarda i percorsi di pertinenza, delle guide e delle ditte che intervengono su nostro incarico per interventi che richiedono maggiore specializzazione, come sulle vie ferrate e i sentieri attrezzati”.
Alla manutenzione e al recupero dei tracciati di montagna è dedicato uno dei capitoli introduttivi del volume che, come ha ricordato il presidente Claudio Bassetti, si inserisce all’interno di una grande collana sui sentieri del Trentino che la Sat sta costruendo in questi anni. “È l’enciclopedia di tutti nostri sentieri, un’opera tecnica corredata da tantissimi dati, ma anche culturale, dedicata ai nostri soci, e in generale a tutti i trentini e ai turisti che visitano le nostre montagne”, conclude Bassetti. “E questa pubblicazione è l’occasione per ricordare, ancora una volta, la bellezza di percorrere il nostro territorio con lentezza, mettendo in funzione tutti i senti, per sentire il vento, l’acqua fresca, i rumori della montagna. Per mettersi in sintonia e diventare un tutt’uno con l’ambiente che ci circonda”.
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