“L’idea è quella di proporre un welfare dal basso che non si basi più solo sull’appoggio delle istituzioni”, spiega Fabrizio Gerola, assessore alle politiche sociali di Roverto. “In questo periodo abbiamo a disposizione sempre meno risorse ed è per questo che puntiamo a coinvolgere di più i cittadini per riuscire fra qualche anno a rendere autonomo questo progetto”.
L’iniziativa nasce dall’idea di Famiglie al Centro di via Benacense, aperto da gennaio 2014, che in un anno ha avuto un buon successo ed ha suscitato l’interesse di molte famiglie che gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo. I due nuovi centri, collocati al Brione dentro lo Smart Lab e in via Canestrini all’ex casa Tranquillini, apriranno a partire dal 23 febbraio.
Queste tre aree gioco sono gestite dell’associazione Progetto ’92, Nexus Culture e da Quartiere solidale, che hanno partecipato alla stesura del progetto insieme agli uffici della Promozione sociale. In ogni centro ci saranno degli spazi multifunzionali, compresi di angolo morbido, in cui verranno organizzati giochi e attività per tutte le età, sempre sotto la supervisione di un educatore. L’entrata sarà libera – occorre solo sottoscrivere una tessera annuale di 15 euro – e ogni bambino dovrà essere accompagnato da un adulto. Al momento si garantiranno sette aperture settimanali per un totale di 14/16 ore, sia al mattino che al pomeriggio, distribuite nei tre centri.
Informazioni sul sito del comune di Rovereto www.comune.rovereto.tn.it
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