La procedura da rispettare prevede tempi stretti e la necessità che tutto vada bene. Il primo passaggio è l’adozione da parte dei quattro consigli comunali interessati di una specifica deliberazione con la quale si richiede alla Regione l’indizione del referendum consultivo sulla fusione, si indicano i comuni coinvolti e si individuano il nome e il capoluogo del nuovo comune. La delibera deve essere accompagnata da una bozza di disegno di legge che va già ad indicare alcune specifiche del nuovo comune, come per esempio in che modo i comuni saranno rappresentanti. Devono essere inoltre allegate le firme dei cittadini interessati, il 15% degli aventi diritto al voto. Il tutto deve essere inoltrato alla Giunta provinciale entro il 10 marzo.
Poi la Giunta regionale, sentito il Commissariato del Governo, ha invece tempo fino al 30 marzo per stabilire la data del referendum e trasmettere quindi ai Comuni interessati quanto necessario per la sua realizzazione. Quindi, se tutto andrà bene, il referendum dovrebbe essere indetto per la prima settimana di giugno. Questa la parte burocratica. C’è poi la parte di coinvolgimento e di sensibilizzazione della popolazione per renderla partecipe e consapevole di questo importante passaggio.
Per ora, sulla proposta di fusione a quattro, non c’è stato alcun incontro pubblico, nessun dibattito diretto con i cittadini. È stata annunciata una piattaforma sul web, simile a quella attivata nel Tesino predisposta dal Consorzio dei Comuni Trentini, che sarà messa online tra una settimana. Questo strumento multimediale consentirà ai censiti di informarsi, chiedere spiegazioni o più semplicemente dare la propria opinione, favorevole o contraria che sia, riguardo al progetto di fusione dei Comuni.
Il sindaco Walter Taufer ha invece annunciato un pre-referendum. In questo caso, Siror vuole consultare, prima del referendum, la sua cittadinanza per sapere cosa ne pensa e intende farlo proponendo un fac-simile del quesito. Questo, forse, per evitare quello che successe non molti anni fa, quando fu proprio Siror a far saltare un tentativo di fusione con Tonadico e Sagron Mis.
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