Una cattedrale gremita e una diretta Internet seguita da oltre 18.000 punti di ascolto nei cinque continenti hanno fatto da contorno, martedì 27 gennaio a Frascati, all’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Lubich, presieduta dal vescovo di quella diocesi, Raffaello Martinelli. Papa Francesco nel suo messaggio ha invitato a “far conoscere al popolo di Dio la vita e le opere di colei che, accogliendo l’invito del Signore ha acceso per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso l’unità”. Maria Voce a nome del popolo dei Focolari ha assicurato “l’impegno a continuare a diffondere quella luce nuova che il Papa ha indicato” parlando della figura di Chiara. Erano presenti diversi cardinali, arcivescovi e vescovi. Numerosi gli esponenti di movimenti e associazioni, cattolici e ortodossi, e anche fedeli musulmani e buddisti.
Da Trento, città natale di Chiara Lubich, è giunta una rappresentanza delle istituzioni civili, così come da Frascati, Rocca di Papa e dai comuni limitrofi che l’hanno avuta concittadina.
Il vescovo Martinelli, rilevando quanto il compito non sia facile e debba essere svolto con serenità e obbiettività, ha espresso l’augurio che con il percorso ora iniziato ”possa splendere sempre di più la gloria del Signore, di cui Lui ha voluto rendere partecipe questa sua, nostra Serva di Dio”.
A conclusione della celebrazione, nel suo saluto la presidente dei Focolari, Maria Voce, ha tratteggiato il dono che Chiara Lubich è stata per tanti: ”Accogliendo il carisma che Dio le dava, Chiara si è profusa perché questa via di vita evangelica fosse percorsa da molti, in una determinazione sempre rinnovata ad aiutare quanti incontrava a mettere Dio al primo posto e a ‘farsi santi insieme’. Il suo sguardo e il suo cuore erano mossi da un amore universale, capace di abbracciare tutti gli uomini al di là di ogni differenza”. E ha ricordato anche il gruppo delle prime e dei primi compagni della Lubich.
Con l’inizio dell’Inchiesta diocesana la Chiesa attribuisce a Chiara Lubich il titolo di serva di Dio e prosegue con la raccolta dei suoi scritti inediti e l’ascolto dei testimoni. Il Tribunale nominato dal vescovo Martinelli ha stabilito già la prossima sessione per ascoltare la testimonianza di Maria Voce, prima di un elenco di circa 100 nomi, fissandola per il 12 febbraio.
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