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Greta e Vanessa, le due volontarie italiane di 20 e 21 anni rapite nel nord della Siria a fine luglio, sono finalmente libere. Sono rientrate a Roma alle 4 di questa mattina accolte dal ministro Gentiloni e dal lunghi e commossi abbracci di familiari e amici.
Oltre alla gioia per il loro rilascio si stanno già sollevando polemiche sul presunto riscatto di 12 milioni di dollari pagato dal governo italiano che andrebbe a finanziare i gruppi fondamentalisti. C’è chi punta il dito anche sull’incoscienza delle due ragazze che si sono esposte per inseguire un ideale di giustizia. Una passione giovanile di aiutare i più deboli che si trasforma anche in un rischio personale.
Sulla vicenda interviene ai nostri microfoni Adelmo Calliari vicepresidente dell’Accri associazione per la cooperazione e lo sviluppo internazionale.
“Fermo restando che la vita delle persone non ha prezzo – commenta – questa esperienza ci insegna che i progetti umanitari vanno coordinati e preparati con estrema serietà” (ascolta audio qui sotto)
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