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Condanna unanime e solidarietà alle famiglie delle vittime anche in Trentino per l’attentato terroristico alla redazione del giornale satirico di Charlie Hebdo di Parigi, costato la vita a 12 persone, 8 i feriti di cui 4 in fin di vita.
La comunità islamica trentina denuncia il massacro “un crimine contro l’umanità intera che danneggia la religione islamica e i musulmani che vivono in occidente, Invitiamo tutti – si legge in una nota a continuare a lavorare insieme per una società coesa e stabile e contro ogni forma di estremismo utilizzando i mezzi civili per risolvere ogni controversia , cioè il dialogo e il rispetto reciproco”.
Sdegno profondo anche da parte dei rappresentanti politici trentini “Auspichiamo che ciò non inneschi processi a catena – sottolinea il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti – dove azioni e reazioni si susseguono in un crescendo pericoloso, mentre confidiamo che la ragione trovi ancora motivi per dire di sé e per aprire nuovi spazi al confronto sereno ed all’incontro, nella consapevolezza che non può esserci altra via per ritrovare noi stessi e per progredire, nel rispetto delle opinioni di tutti e soprattutto della vita umana, che viene prima dell’affermazione di qualunque idea o ideologia”
“Un attacco ai principi di libertà di espressione e di critica che sono la base del giornalismo e sono nel cuore dell’Europa moderna” interviene sul massacro la presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Chiara Avanzo. “Di fronte a questi gesti, figli di un fondamentalismo irrazionale – prosegue Avanzo – non si deve tuttavia cadere nell’errore di interrompere il dialogo e lo scambio tra tutte le componenti culturali, religiose e sociali che compongono il tessuto della nostra società e che rappresentano una straordinaria ricchezza”.
Per il consigliere di Forza Italia Giacomo Bezzi “La stessa Unione europea, insieme ai Governi di tutti i Paesi che la compongono deve prendere immediatamente dei provvedimenti e alzare le barriere di difesa e antiterroristiche per scongiurare la possibilità di simili episodi in futuro tutelando i diritti fondamentali di tutti i cittadini membri”.
“E’ un attacco alla libertà e alla democrazia di tutta l’Europa – denuncia il deputato Lorenzo Dellai – Sono proprio le istituzioni europee le prime a dover dimostrare tutto il rigore di cui sono paladine inflessibili in altri settori. Nei confronti del fanatismo religioso non si può arretrare di un solo millimetro».
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