“Dal 27 al 4 gennaio abbiamo avuto il tutto esaurito”, spiega Bruno Felicetti, direttore dell’Apt di Fiemme. “Anche appartamenti e seconde case sono state occupate con dovizia. La clientela è stata in massima parte italiana. Ora attendiamo gli stranieri, in particolare cechi, polacchi e russi. Purtroppo le condizioni meteo non ci stanno aiutando. Sono stati penalizzati gli impiantisti che pur in difficoltà hanno compiuto un lavoro egregio. La carenza di precipitazioni e le temperature particolarmente miti hanno reso difficile l’innevamento ma sono comunque riusciti ad aprire la maggior parte delle piste. Un vero miracolo”. Fiemme guarda con speranza il tris di eventi internazionali (Tour de Ski, Marcialonga e Coppa del Mondo di Combinata Nordica) che porteranno in valle atleti e appassionati da tutto il mondo.
In Fassa i riscontri sono simili. “Abbiamo superato positivamente il periodo natalizio, nonostante la poca neve, il vento e le temperature superiori alla media stagionale”, afferma Andrea Weiss, direttore dell’Apt. “Ora ci aspetta un gennaio difficile se le condizioni non cambieranno”. Mentre le vacanze natalizie sono scelte da una clientela italiana il mese di gennaio è tradizionalmente un periodo frequentato dagli sciatori stranieri, in particolare russi. Alla carenza di neve, continua Weiss, quest’anno si aggiunge la crisi del rublo (svalutato del 40 per cento) che rende una vacanza in Dolomiti particolarmente dispendiosa. “È cresciuta la competizione internazionale e il turista è pronto a cambiare meta a seconda delle condizioni offerte. Ci aspettiamo molto dalla clientela polacca e da quella nordica nonostante la flessione segnalata dalle prenotazioni dei danesi”.
Insomma, un congiuntura difficile per Fiemme e Fassa, notoriamente un distretto attrezzato per vincere sfide a livello internazionale.
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