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C’è anche l’arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, tra i 15 nuovi cardinali che Papa Francesco nominerà il prossimo 14 febbraio. La sua nomina è stata accolta con gioia anche in Trentino, in particolare in Alta Val di Non che con il presule – l’unico ad affiancare Francesco durante la sua storica visita a Lampedusa, nel luglio 2013 – in questi anni ha maturato un forte legame di amicizia. Mons. Montenegro è stato infatti più volte ospite delle iniziative promosse dall’Associazione “La Storia siamo Noi” sui temi della legalità, del lavoro e dell’accoglienza, e nell’ambito del progetto “COeSI – Convivenza e Sicurezza” con l’evento “La Rosa del Ricordo” che si è tenuto a Ronzone in memoria delle 300 vittime del mare.
Noto per i suoi attacchi contro al mafia vietando i funerali religiosi ai mafiosi, mons. Montenegro, “don Franco” per la sua gente, è stimato per le sue battaglie a fianco degli ultimi e per i diritti dei migranti.
Don Mauro Leonardelli, decano di Fondo, ricorda la sua partecipazione alla Via Crucis tra Romeno e Sarnonico e l’incontro con i profughi ospiti a Castelfondo. “Una scelta inattesa ma significativa, testimone credibile del Vangelo – aggiunge ai nostri microfoni don Mauro.
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