“Fede, Gioia, Amore” sono state le tre parole chiave della Missione Giovani 2014, che ha coinvolto i giovani dalla terza elementare alle superiori e oltre e le loro famiglie, delle parrocchie di Villa Rendena, Verdesina, Javrè, Vigo-Darè, Pelugo, Spiazzo, Strembo, Bocenago e Caderzone. Proposta da don Marcello Mengarda e don Federico Andreolli, parroci delle otto parrocchie, la settimana dal 15 al 23 novembre condotta dai Padri Missionari Servi di Nazareth, è stata vissuta intensamente con la testimonianza, l’annuncio e la preghiera: un invito a seminare nel cuore di ognuno l’amore, la conoscenza e l’amicizia di Gesù, per poterlo portare ai fratelli, nelle nostre famiglie, come avevano fatto gli apostoli.
È stata una settimana intensa, ricca di momenti d’incontro, di riflessione e di gioco, che ha reso protagonisti i giovani ed ha permesso loro di pensare a se stessi e al ruolo nell’incontro con Gesù, aiutandoli a vivere meglio la vita di tutti i giorni. I Padri Missionari insieme a una suora e due laici, per sette giorni hanno incontrato i ragazzi in diverse occasioni, alle fermate delle corriere che le portavano a scuola, nelle ore di religione in classe, negli incontri quotidiani di dialogo e riflessione, creati con i linguaggi, i temi e le musiche adatte, ma anche nei momenti di gioco e di svago a Spiazzo e Darè. Momenti importanti, per parlare di Gesù, della sua esperienza e conoscenza del suo amore, per iniziare a credere, gioire e amare nel suo nome. Non sono mancati gli appuntamenti quotidiani per le Comunità coinvolte, dalla preghiera del mattino alla celebrazione della messa.
La celebrazione conclusiva, molto partecipata, si è svolta nella chiesa pievana di Spiazzo, con la liturgia officiata da don Marcello, con don Federico e i Padri Missionari, alla presenza di moltissimi giovani e familiari. Un grande “grazie” è andato a tutti i giovani, protagonisti della “Missione”. Dai bambini delle elementari “insuperabili per vivacità, brillantezza di espressione e simpatia”, ai ragazzi delle medie “che sono stati una bellissima sorpresa, per fedeltà all’incontro quotidiano”, fino ai ragazzi delle superiori “che si stanno compattando in un gruppo e hanno ottime speranze per arrivare a pensare insieme”. Infine, “una preghiera per quanti, non partecipando, hanno perso un’occasione per crescere”.
Ora l'iniziativa entra nel vivo, perché il protagonismo di quanti sono stati raggiunti da Cristo avverrà nel loro vivere quotidiano. “La Missione Giovani ha raggiunto lo scopo”, ha detto don Marcello. “Ha messo le basi per seminare l’amore, la conoscenza e l’amicizia di Gesù, nel cuore di ognuno. Tocca a noi portare Gesù ai nostri fratelli, nelle nostre famiglie, come hanno fatto gli apostoli”.
A ricordo della Missione Giovani in ogni famiglia è stato donato il Vangelo di Marco, con l’invito a leggerlo, rileggerlo e sottolinearlo; ma soprattutto in tutti i cuori rimarrà il messaggio della Missione Giovani “conoscere Gesù dentro di noi e testimoniarlo con fede e gioia”.
W.F.
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