Negli ultimi quattro secoli il costume tesino femminile si è progressivamente arricchito di dettagli strettamente legati alle vicende dei tesini all’estero che, di ritorno a casa, portavamo alle proprie donne come souvenir dai loro viaggi oltralpe scialli colorati tirolesi, collane di granati della Carinzia, velluto francese e prezioso panno lenci.

La mostra è organizzata dall’Amministrazione comunale di Castello Tesino col supporto dell’Ecomuseo del Tesino al Centro Permanente della Flora e della Fauna Alpina in località le Parti. Un vero e proprio viaggio attraverso il folklore e la storia locale intitolato “Alla riscoperta del nostro costume. Un viaggio attraverso immagini, stampe, parole, musica e balli per far conoscere l’importanza e la bellezza del costume tipico Tesino, simbolo della nostra tradizione e cultura”.

L’idea è di una studentessa dell’Università degli Studi di Trento, Arianna Costa, protagonista di un progetto dedicato alla sua terra di origine. “La conca del Tesino ha sicuramente tanto da offrire, sia da un punto di vista naturalistico che culturale”, spiega. “Come in tutti i paesi di montagna la crisi si è fatta sentire anche qui. Ho scelto questo progetto perché amo la mia valle e credo che ciò che offre vada continuamente valorizzato e mai dimenticato. I primi a non dimenticare dobbiamo proprio essere noi, quelli del posto. Solo così possiamo porci nella condizione di darne sfoggio nei confronti di quanti scelgono ancora di passare le vacanze da noi”. Arianna si è occupata della ricerca di materiale storico sul costume: oltre cento le foto recuperate grazie anche all’aiuto di molti valligiani, di cui molte inedite, tantissime le cartoline e anche alcuni bozzetti.

La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio in modo tale da poter essere visitata anche dai tanti turisti che durante il periodo delle festività di Natale e di fine anno saranno presenti in Tesino. Il costume tesino da tempo è diventato un elemento molto importante per promuovere il territorio, il folkore e le tradizioni della conca. E fin dal 2010 le tre amministrazioni comunali di Castello, Cinte e Pieve Tesino hanno adottato una deliberazione che permette di definire tutte le sue caratteristiche. Tutto questo al fine di consentire una eventuale diffida formale e qualsiasi azione a tutela dell’integrità del costume tipico del Tesino.