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Come previsto, ponte dell’Immacolata da tutto esaurito anche in Trentino, nonostante l’assenza della neve. Super gettonati i mercatini di Natale sparsi sul territorio provinciale, con presenze record a detta di venditori, ristoratori e responsabili delle Apt. Bene anche i musei, con ingressi da primato al Muse, quasi 3500 nella sola giornata di ieri.
Un afflusso straordinario che ha avuto ovviamente pesanti conseguenze sul traffico di rientro su tutta l’asta dell’Adige, sia in autostrada sia sulla statale del Brennero, in direzione sud: in uscita dal casello di Trento, almeno quattro ore in coda per percorrere i poco più di settanta chilometri fino ad Affi. Solo nelle prime ore della notte la viabilità è tornata scorrevole.
Il boom di presenze di questi giorni evidenzia ancor più la distanza tra il momento oggettivo di crisi e la gente che si muove a frotte e spende. Come si può leggere questa apparente contraddizione? Lo abbiamo chiesto a Michele Andreaus, docente ordinario di economia aziendale al Dipartimento di Economia di Trento:
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