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Presentato stamani il rapporto sull’occupazione in Provincia di Trento. Servizio di Piergiorgio Franceschini:
(E’ un quadro sostanzialmente stabile, almeno dal 2008, l’anno in cui la crisi ha bussato prepotentemente anche in terra autonoma, quello del lavoro in Provincia di Trento. Lo dice il 29° rapporto sull’occupazione, illustrato stamani al Muse e redatto dall’Agenzia del Lavoro: l’economia stagnante provoca la crescita del tasso di disoccupazione nel 2013, di mezzo punto percentuale: è al 6,6% sul totale della forza lavoro (la metà di quello nazionale). In termini assoluti cresce, invece, l’occupazione (1700 unità in più): positivi in tal senso agricoltura e manifatturiero, settori che sostengono la leggera crescita complessiva anche nei primi nove mesi del 2014. Nodi problematici: la disoccupazione giovanile (fra i 15 e i 24 anni è crescita di 2 punti, siamo al 12.3%) e le donne che restano sfavorite. Antonella Chiusole, dirigente generale dell’Agenzia del Lavoro: int. “Il lavoro resta al centro dell’agenda politica” ha chiarito stamani il vicepresidente e assessore al Lavoro della Provincia, Alessandro Olivi che sulla decisione di sospendere alcuni incentivi alle assunzioni, così precisa ai nostri microfoni: int.)
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