Come coltivare un deserto: il progetto Manchay verde

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Hanno piantato alberi, imparato le caratteristiche specifiche della comunità di Manchay e visto come piccole azioni possano cambiare grandi realtà. Oggi Elisa Calliari, Paula Nishizima, Reynaldo Azevedo e Silvia Debiasi, dell’Agenzia di Stampa Giovanile, hanno fatto visita al progetto che è stato realizzato nella periferia di Lima, Manchay. Gli addetti ai lavori che hanno accompagnato i quattro giovani si dichiarano consapevoli e fieri di operare a favore della popolazione di Manchay. I principali temi da loro trattati sono il ciclo dell’acqua, il riciclo, l’ecologia, la cura dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, e in questo caso hanno proposto un modello semplice e naturale di depurazione delle acque. Tramite un sistema che sfrutta una semplice tecnologia risolve loro anche il problema dell’urbanizzazione indiscriminata del centro di Manchay.Manchay è un centro alle porte di Lima che conta circa 80 mila abitanti, arrivati negli ultimi decenni dalle province circostanti, spinti dalla povertà e dalla violenza degli attentati terroristici. L’urbanizzazione non è mai stata gestita con metodi adeguati, e il risultato ora è che l’80% della popolazione non ha accesso ad acqua pulita e più della metà non ha delle fognature adeguate.Il progetto Manchay Verde conta sull’appoggio della Provincia Autonoma di Trento e si pone dunque l’obiettivo di arginare il problema dell’urbanizzazione incontrollata tramite la coltivazione di piante sulle colline che circondano il centro. Sradicare un albero è infatti considerato un reato in Perù, pertanto la presenza di piante dovrebbe indirizzare le costruzioni abusive su terreni più adatti e meno a rischio di inquinamento. Questo progetto risolve però molti altri problemi. Primo fra tutti quello del trattamento delle acque reflue e del loro ritorno nel terreno, data l’assenza di un sistema di fognatura adeguato. Fino ad oggi sono stati piantati 1.500 alberi, a cui ieri se ne sono aggiunti altri cinque, piantati dai membri stessi dell’Agenzia di Stampa Giovanile.Il progetto è stato realizzato in modo preciso. Infatti, gli alberi piantati sono quelli che meglio si adattano al terreno e al clima presente e che possono anche soffrire di mancanza di acqua per periodi limitati. Il sistema è quello dell’irrigazione a goccia, per cui ci sono dei tubi che partono dalla cima della collina e che scendono lungo le file di alberi, facendo cadere un po’ d’acqua in corrispondenza di ognuno.“L’obiettivo di Manchay Verde è anche quello di dimostrare che è possibile utilizzare l’acqua di fognatura e depurarla in modo da evitare che penetri nel suolo con il pericolo della contaminazione. Speriamo che la gente di Manchay contribuisca alla continuità di questo progetto”, afferma uno dei tecnici del progetto, Emmanuel Verlinden.Date le estreme condizioni climatiche di totale assenza di piogge durante l’anno, la popolazione locale soffre di una mancanza di acqua e ha continuamente bisogno di reinventarsi. Il progetto Manchay Verde rappresenta quindi la possibilità di nuove prospettive di vita per la popolazione.Elisa CalliariPaula NishizimaReynaldo AzevedoSilvia Debiasi
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