Al concorso hanno partecipato una trentina di giovani da tutta Italia: la commissione composta dagli esperti Duccio Dogheria, Roberta Pagani ed Emily Morellato ha scelto i nomi di coloro che, sulle porte e le finestre dei negozi artigiani chiusi da anni, avranno il compito di raffigurare i vecchi mestieri. Non saranno solo opere d’arte amarcord: molti pittori lasceranno la loro impronta moderna sugli infissi, dando vita a un tracciato d’arte che dovrebbe diventare uno degli aspetti distintivi della città di velluto.
In questo senso il percorso evocativo sarà molto diverso da quello di Bushmills, la cittadina irlandese con i portoni animati dalla quale i promotori hanno preso ispirazione: oltremanica, infatti, i serramenti sono dipinti in modo classico, con una punta di nostalgia. “I lavori presentati erano tutti di buon livello – hanno dichiarato i giudici -. Abbiamo scelto quelli che meglio sposano il tema con un tratto grafico innovativo, che valorizza professionalità che possano avere un futuro”.
In tutto sono 15 gli spazi da abbellire tra via Nuova, via Battisti e piazza Giovanni XXIII. Filippo Consolati di Volano lavorerà sulla farmacia, Felix Lalu, nonesa, sulla macelleria, la torinese Marzia Grossi sul laboratorio del fotografo, Davide Lippolis di Trieste sul vecchio hotel, la coppia milanese composta da Giò Pastori e Miss Goffetown sul panificio, Raffaele Gabrielli di Levico sul vellutaio e, infine, Emanuele Benetti di Mori sul maniscalco.
Le opere d’arte saranno svelate il 20 dicembre, in occasione dell’inaugurazione di “Bianco Natale”, la kermesse natalizia organizzata dal consorzio “Insieme per Ala”.
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