Una tavola rotonda e una mostra da portare nel territorio, per parlare di donne, lavoro, violenza e discriminazioni di genere

In vista anche della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) la Commissione provinciale per le pari opportunità uomo-donna ha presentato martedì 18 due iniziative. Si tratta di proposte – hanno detto la presidente Simonetta Fedrizzi e Giovanna Covi, membro della Commissione – legate alla Giornata ma inserite dentro un programma di lavoro che continuerà nei prossimi anni, con particolare attenzione al coinvolgimento delle giovani generazioni”.

“Titoli di giornale come 'Uccisa da un raptus' si spera di non doverli più leggere, ha detto Giovanna Covi, così come è inaccettabile leggere che è stata nominata ministro Madia, con l’immediata specificazione 'è incinta'”. Si intitola proprio “Non chiamatelo raptus” la rassegna di tavole illustrate dell’artista Stefania Spanò, in arte “Anarkikka”. Nei suoi disegni la tragedia delle violenze sulle donne viene affrontata con profondità e rispetto, mediata dalla creatività e dalla leggerezza del tratto e del linguaggio. La mostra rimane aperta al pubblico fino al 4 dicembre nell’atrio del palazzo del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento (via Manci, 27). Le tavole esposte sono a disposizione di enti e associazioni che intendano portarle sul territorio trentino: l’obiettivo è far circolare il messaggio, scelto anche perché elaborato dall’artista con un tratto ironico ed efficace, privo di immagini eccessivamente forti e choccanti.

La seconda iniziativa è un incontro pubblico dal titolo “Violenze generi parole immagini”, in programma lunedì 24 novembre presso la sala Conferenze della Caritro, in via Calepina 1 a Trento, a partire dalle ore 17. Sarà una conversazione con il microfono a disposizione del pubblico, durante la quale ci si interrogherà su quello che nel quotidiano è possibile fare per cambiare una cultura che spesso nutre azioni violente e discriminatorie. Oltre alle rappresentanti della CPO, saranno presenti le studiose Stefania Cavagnoli e Liana Borghi. Sono previsti i contributi di: Istituto Fontana di Rovereto, Consulta provinciale degli Studenti, Stazione Futuro, Scuola di danza Club la Fourmie.